Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 5 novembre
Nella giornata di oggi vediamo un aumento dei nuovi contagi pari a 34.500 e i morti sono 445
05/11/2020 di Ilaria Roncone
I numeri coronavirus 5 novembre segnalano un numero di nuovi positivi oggi pari a 34.500 (nuovo record di contagi in 24 ore). Anche oggi a comunicare il bollettino e a farne l’analisi è il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Aumentano i nuovi casi e aumentano i morti: oggi arriviamo a quota 445. I tamponi effettuati oggi sono stati quasi 220 mila. Rezza parla di un segnale non buono relativamente al numero di nuovi contagi in aumento, seppure lo siano anche i tamponi. Le persone attualmente positive sono 472.348 mentre i decessi di oggi fanno salire il totale dei morti per Covid a 40.192. I dimessi e guariti oggi sono 4.961. I ricoveri salgono di 1.239 unità e di queste 99 sono in terapia intensiva.
🔴 #Coronavirus, 5 novembre 2020
• Attualmente positivi: 472.348
• Deceduti: 40.192 (+445)
• Dimessi/Guariti: 312.339 (+4.961)
• Ricoverati: 25.647 (+1.239)
• di cui in Terapia Intensiva: 2.391 (+99)
• Tamponi: 16.717.651 (+219.884)Totale casi: 824.879 (+34.505, +4,37%)
— YouTrend (@you_trend) November 5, 2020
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Numeri coronavirus 5 novembre, cosa c’è di positivo
Positivo l’aumento di test effettuati: ieri si sono fermati a 212 mila mentre oggi siamo arrivati quasi a 219.884.
Numeri coronavirus 5 novembre, cosa c’è di negativo
Aumentano oggi sia i nuovi contagi – 34.500 a fronte dei 30.550 di ieri – che i morti. Oggi constatiamo 445 decessi causati dal Covid mentre ieri il dato si era fermato a 352. I morti non sono mai stati così tanti dal 23 aprile scorso. Oggi il Veneto segna record di nuovi contagi in assoluto: sono 3.264 i nuovi positivi individuati. Cala il numero dei dimessi e guariti rispetto a ieri e aumenta anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva oggi (99) rispetto a ieri (67). Rezza ha commentato i dati e le zone, specificando che tutto il paese è colpito e che essere zona gialla non vuol dire essere al sicuro: «Rispetto a marzo, oggi casi di coronavirus sono distribuiti su base nazionale. Tutto il Paese è colpito: se dico ‘rosso’ vuol dire circolazione del virus elevata, se dico ‘arancione’ è lo stesso elevata perché siamo a un Rt tra 1,25 e 1,5, ci sono poi incidenze elevate anche in zone gialle dove l’Rt è sopra 1».