Cos’è il nomadismo digitale e perché un’Associazione ha deciso di sostenerlo e promuoverlo | La rete a memoria

L'Associazione Italiana Nomadi Digitali è un ente del terzo settore che punta a promuovere il nomadismo digitale e incentivare la modalità di lavoro da remoto nel nostro Paese anche con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei lavoratori

16/11/2022 di Redazione

L’Associazione Italiana Nomadi Digitali è un ente del terzo settore che punta a promuovere il nomadismo digitale e incentivare la modalità di lavoro da remoto nel nostro Paese anche con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei lavoratori. L’Associazione si occupa di costruire un network professionale per supportare i lavoratori, i professionisti e gli imprenditori che vogliono vivere e lavorare da remoto e fare rete con istituzioni, amministratori locali, imprese del settore pubblico e privato che condividono la visione e gli obiettivi dell’Associazione. Sostenere il nomadismo digitale promuovendo per esempio l’Italia come luogo dove stabilirsi permette anche di generare un impatto positivo sia nella promozione del territorio che nel miglioramento della situazione socio – economica di un Paese.

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Il nomadismo digitale si affermerà sempre di più in futuro. Come gestirlo?

L’obiettivo dell’Associazione non è solo di sostenere le persone che scelgono di vivere e di lavorare ovunque si trovino ma anche di rendere l’Italia una destinazione attraente e ospitale per chi sceglie di lavorare da remoto. Il segretario Giovanni Filippi ha risposto ad alcune domande sul funzionamento e sugli obiettivi futuri dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali. I cosiddetti nomadi digitali sono persone che sfruttano le possibilità offerte da Internet e dalla tecnologia per lavorare da remoto e che quindi hanno la possibilità di spostarsi spesso e di decidere dove stabilirsi senza essere vincolati da esigenze quali la vicinanza della propria abitazione al luogo di lavoro.

Il nomadismo digitale, come spiega Filippi, è una realtà concreta e in forte espansione a livello globale e che darà vita a un mercato sempre più innovativo. Per questo le persone che hanno lavorato per fondare l’Associazione hanno deciso di investire nel sostenimento e nella promozione di questo stile di vita, pure essendo consapevoli che «ogni progettualità genera un impatto e comporta rischi sociali, ambientali ed economici notevoli che devono essere necessariamente valutati e affrontati con la giusta consapevolezza» dice Filippi. L’associazione promuove questo stile di vita attraverso i propri progetti di comunicazione ma anche organizzando o partecipando agli eventi di sensibilizzazione pensati per le comunità ospitanti e per quelle ospitate. Nel 2021, l’Associazione ha realizzato il primo Rapporto sul nomadismo digitale in Italia per indagare quali siano le esigenze e le criticità di chi vuole sperimentare – o lo sta già facendo – questo stile di vita. Il secondo Rapporto sul nomadismo digitale in Italia, pubblicato quest’anno, ha come obiettivo quello di capire come rendere l’Italia una destinazione attraente e ospitale per i lavoratori da remoto.

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