Musumeci dice che l’ordinanza sui migranti è stata fatta nel rispetto dell’emergenza sanitaria
Il presidente della Regione Siciliana spiega il suo atto amministrativo
24/08/2020 di Gianmichele Laino
Nello Musumeci è finito sotto ai riflettori per l’ordinanza in cui chiedeva il trasferimento di tutti i migranti dalla Sicilia entro le prossime ore (con termine ultimo alle 24 del 24 agosto). Il ministero dell’Interno è pronto a impugnare questa ordinanza davanti al Tar, perché le politiche sull’immigrazione non rientrano nelle competenze regionali, ma soltanto in quelle dello Stato. Si è venuto a creare un vero e proprio vuoto di potere, causato dalla sovrapposizione di due competenze. Una vicenda che, tuttavia, non manca di creare grattacapi e che può effettivamente costituire un precedente.
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Musumeci e l’ordinanza motivata per ragioni sanitarie
Se il governo si sta preparando a contrastare l’ordinanza di Musumeci, il presidente della regione Sicilia mette in fila le sue motivazioni: «Lo stato ha competenze sui migranti – ha detto al Corriere della Sera -, ma il presidente della Regione ce l’ha dal punto di vista sanitario. E in tempi di epidemia è chiaro che mi sto occupando di questo».
Dunque, la linea difensiva di Musumeci riguarda proprio quell’emergenza sanitaria che, dal centro-destra, sono soliti minimizzare. Eppure, il grande afflusso di migranti in Sicilia nelle ultime giornate, con la situazione a Lampedusa che è già in fase critica da diverso tempo, ha portato il presidente della regione a emanare questa ordinanza intimidatoria nei confronti del governo. Una ordinanza divisiva, che ha trovato il favore anche di esponenti del centrosinistra, così come ha incontrato le critiche di esponenti locali del centrodestra (si veda il caso della presidente della regione Calabria Joe Santelli).
Musumeci si barrica dietro all’emergenza sanitaria: «Se c’è un contenitore che non ha i requisiti per ospitare le persone in tempi di pandemia, io ho il dovere di intervenire, altrimenti commetterei una omissione».
(FOTO di repertorio del presidente della regione Siciliana Nello Musumeci)