Giorgia Meloni mette le mani avanti sulle «multe che arriveranno, perché scomodi al regime»

In realtà, non si era mai assistito a una dichiarazione preventiva su possibili multe, prima ancora che queste fossero notificate. Eppure, Giorgia Meloni sembra aver messo le mani avanti su eventuali provvedimenti che verranno presi dalle forze dell’ordine su presunte violazioni dell’ordine pubblico (nella fattispecie, delle regole del distanziamento sociale legate all’epidemia di coronavirus) nel corso della manifestazione del centrodestra che si è svolta il 2 giugno a Roma.

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Multe Meloni per la manifestazione del 2 giugno?

«Leggo che la Digos starebbe visionando tutti i video della manifestazione che abbiamo fatto a Roma – scrive Giorgia Meloni -, per mandare multe e sanzioni a chi ha partecipato. Quando tutti erano in casa e non si poteva partecipare nemmeno ai funerali dei propri cari, ci sono state centinaia di persone che sono scese in piazza per manifestare il 25 aprile. Nessuna multa per loro. Nessuna multa quando hanno sfilato i centri sociali, nessuna multa quando decine di persone si assembravano da Conte per inaugurare l’ultima campata del ponte di Genova. Le multe sono arrivate ai commercianti, rei di protestare contro il governo. E probabilmente arriveranno a noi, perché siamo scomodi al regime. E come tutti i regimi, anche questo pensa di poter utilizzare la polizia per intimorirci».

Giorgia Meloni ha fatto riferimento a un articolo di Repubblica che lanciava questa indiscrezione. Tuttavia, i filmati della Digos – come riporta lo stesso articolo – vengono visionati per prassi, mentre si sta cercando di trovare una sorta di equilibrio tra il diritto a protestare e le norme del distanziamento sociale, proprio come era stato fatto – anche lì con una serie di provvedimenti amministrativi – con le sparute manifestazioni per il 25 aprile.

Multe Meloni, il paragone con i commercianti

Non solo: i filmati della Digos sono stati acquisiti anche per ravvisare alcuni possibili reati. Si pensi, ad esempio, al video che tutti hanno visto sulle parole di un manifestante sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sul fatto di «aver ucciso il fratello sbagliato».

Al di là della retorica del governo di regime, a cui Giorgia Meloni ci ha in realtà abituato, quello che stupisce di più è il riferimento ai commercianti che, nei giorni scorsi, hanno protestato e hanno ricevuto una multa per questo. Giorgia Meloni si è detta solidale con loro. Ma per esserlo in toto, avrebbe dovuto avere la certezza di una sanzione nei confronti di chi ha manifestato il 2 giugno. Se la sanzione non dovesse arrivare, infatti, l’ingiustizia sarebbe doppia, proprio nei confronti di quei commercianti che Giorgia Meloni vorrebbe difendere con il suo post sui social.

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