Giuseppe Conte a Salvini e Meloni: «Giusto manifestare, ma bisognava farlo rispettando le distanze»
03/06/2020 di Gianmichele Laino
Non c’è polemica nelle parole di Giuseppe Conte su manifestazioni del 2 giugno a Roma. Nella giornata di ieri, il centrodestra unito, con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ha espresso il proprio dissenso in piazza nella Capitale, a volte violando le norme sul distanziamento sociale e sul contenimento del virus, con la mancanza di dispositivi di protezione come le mascherine in più casi.
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Giuseppe Conte su manifestazioni del 2 giugno a Roma
Il presidente del Consiglio, alla domanda del Tg3 in conferenza stampa, non ha ceduto alla provocazione sottolineando come il diritto di manifestare sia il sale della democrazia: «La manifestazione di ieri – ha detto Giuseppe Conte – è assolutamente legittima, ci mancherebbe che non lo fosse. E i cittadini fanno bene a far sentire la propria voce, anche se questa va in direzione contraria rispetto alle misure intraprese dal governo».
Dunque, nessuna condanna. È arrivato invece un appunto rispetto alle modalità di organizzazione della manifestazione: «Certo – ha detto Conte, senza mai nominare né Matteo Salvini, né Giorgia Meloni -, sarebbe stato opportuno farlo in sicurezza. Dobbiamo ricordare che le misure di distanziamento sociale sono le uniche che possono consentirci di combattere il coronavirus in questo momento. Perché, vale la pena ricordarlo, il virus non è scomparso».
Questa volta, Conte non ha fatto ‘nomi e cognomi’ come era successo prima di Pasqua, quando il presidente del Consiglio criticò duramente l’atteggiamento delle opposizioni per quanto riguarda le bufale sul Mes. La risposta, in ogni caso, è andata lo stesso a segno.