La Francia multa Google per abuso di posizione dominante nella pubblicità online

Google sembra voler collaborare per risolvere la questione in Francia, creando un precedente anche per le questione aperte in Usa

07/06/2021 di Ilaria Roncone

Ci risiamo. La Francia ha multato di nuovo Google e la ragione è sempre la stessa: abuso di posizione dominante sul mercato della pubblicità online. La situazione sembra sembra però essere sotto controllo, con Google che non ha contestato le questioni sollevate e ha già deciso di proporre una serie di compromessi. Compromessi per la risoluzione delle problematiche che hanno portato alla multa che la Francia sembra voler accogliere. Il fulcro della questione multa Google Francia è la pubblicazione di annunci pubblicitari online da parte di soggetti terzi.

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Google Francia: multa pari a 220 milioni di euro

«La decisione di sanzionare Google – ha spiegato la presidentessa dell’Antitrust francese Isabelle de Silva – ha un significato molto speciale perché è la prima decisione al mondo per indagare su processi algoritmici complessi». Dall’inchiesta, in particolare, sono emersi i processi tramite i quali Google riesce ad approfittare della sua supremazia nei server pubblicitari per siti e app. Questo sta a significare, in sostanza, che più di una volta attori emergenti nel mercato della pubblicità online si sono trovati schiacciati dalla posizione dominante di Google, che continua ad aumentare. «Questa sanzione e questi impegni ripristineranno un campo di gioco equo per tutti gli attori e la capacità degli editori di sfruttare al massimo i loro spazi pubblicitari», ha commentato de Silva.

Trovato l’accordo che potrebbe fare da guida

Anche egli Stati Uniti Google sta affrontando una serie di cause per comportamento anticoncorrenziale e questa sanzione – così come l’accordo che ne deriva – potrebbero fare scuola per il futuro. Il problema dell’abuso di potere di Google sul mercato pubblicitario ha coinvolto non solo le piattaforme ma anche gli editori rivali. L’accusa parla di un «trattamento preferenziale» a Google Ad Manager, piattaforma proprietaria di gestione degli annunci per i grandi editori. Google si è impegnato a «lavorare in modo proattivo con le autorità di regolamentazione di tutto il mondo per apportare miglioramenti ai nostri prodotti».

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