La strategia di Travaglio per far cadere il governo oggi, con il Pd che salva la faccia al M5S
07/08/2019 di Enzo Boldi
Un gioco di numeri. Oggi al Senato di vota la mozione Tav del Movimento 5 Stelle – in realtà tutti i gruppi parlamentari ne hanno presentata una, con l’eccezione della Lega – per bloccare i lavori nonostante il via libera del governo attraverso l’annuncio di Giuseppe Conte e la lettera inviata dal Mit (ma non firmata da Danilo Toninelli). La Lega voterà quella del Partito Democratico per proseguire il progetto alta velocità tra Torino e Lione, mentre i pentastellati sembrano essere isolati. Marco Travaglio, però, dà un suggerimento al Pd per far cadere questo governo.
Partiamo dalla mozione Tav. Il Movimento 5 Stelle e Leu ne presenteranno due contrarie all’opera, mentre Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico ne presenteranno tre a favore. Ognuno dovrebbe votare la propria, bocciando quelle degli altri, con la Lega che – però – dovrebbe essere favorevole a quella del Pd. Tutto questo metterebbe in netta minoranza il M5S. E per questo Marco Travaglio propone al Pd una soluzione affinché il governo si spacchi in maniera definitiva.
La mozione Tav del M5S e la strategia anti-Salvini di Travaglio
«L’unico sistema per far esplodere la maggioranza, è dunque fare in modo che venga approvata la mozione dei 5Stelle e la linea della Lega venga sconfitta – spiega Marco Travaglio nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano -. Il che può avvenire solo se le opposizioni lasciano soli i due soci di maggioranza ed escono dall’aula quando si vota la mozione dei Stelle, così da abbassare il quorum e trasformare i grillini da maggioranza relativa a maggioranza assoluta».
No ideali, solo strategia
Insomma, un’assenza che farebbe più effetto di una presenza. Poco conta, secondo il Travaglio pensiero, che il Partito Democratico (non votando) farebbe passare la mozione Tav presentata dal Movimento 5 Stelle, venendo meno alla sua posizione pro alta velocità. La politica, dunque, si perde nella mera strategia e non per gli ideali sui cui dovrebbe fondarsi.
(foto di copertina: Daniela Parra Saiani/Pacific Press via ZUMA Wire)