La morte di Franco Battiato annunciata in un tweet e con un video di YouTube

È stato il direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, il primo a comunicare la notizia più triste

18/05/2021 di Redazione

Chissà quale sorriso angosciato avrebbe fatto Franco Battiato nel sapere che l’annuncio della sua morte sarebbe stato dato da un tweet, corredato da un video tratto da YouTube. Oggi, 18 maggio, il direttore di Civiltà Cattolica, monsignor Antonio Spadaro, è stato il primo a comunicare al mondo dei media la morte di Franco Battiato, l’iconico cantautore italiano intorno al quale – da diverso tempo – si erano aggirati spettri e bufale, che non hanno mai fatto bene all’ecosistema dell’informazione.

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Morte di Franco Battiato, l’annuncio sui social

«“E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te”. Ciao, Franco #Battiato» – una citazione e poche righe di saluto, per quello che sicuramente è stato un annuncio atipico, abbastanza velato di prudenza, ma allo stesso tempo esplicito. 

Pochi caratteri sul social network più utilizzato nel mondo dell’informazione e il video de La Cura, un successo fondamentale nella produzione artistica del cantautore siciliano. Franco Battiato è morto nella sua casa di Milo, dove ha trascorso l’ultima parte della sua vita, abbastanza isolato dal resto del mondo, spesso inseguito da fake news sia sulle sue condizioni di salute (che, in ogni caso, nell’ultimo periodo non gli consentivano di essere pienamente lucido), sia su presunte morti poi smentite dai familiari.

Il rapporto di Franco Battiato con la rete era sempre stato piuttosto controverso. In alcuni casi, i social network venivano utilizzati anche dal cantautore. L’ultima volta era stata nel 2019, quando è comparso in una fotografia pubblicata dal suo amico e collega Luca Madonia. Ma, in ogni caso, come per tutte le novità che non comprendessero una sorta di ascetismo, Battiato guardava ai social network sempre con una sorta di sospetto.

Ora, l’addio definitivo, affidato al direttore del periodico Civiltà Cattolica, numero uno dei beni culturali del Vaticano. Due parole, un tweet di pochi caratteri e un video su YouTube. Quasi un paradosso per chi, le parole, sapeva rincorrerle e farle rincorrere. E per chi aveva sempre dato alla sua dimensione visuale elementi di novità che precedevano i tempi.

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