Morta Inge Feltrinelli, nell’ultima intervista disse: «Mio marito ucciso perché sapeva di Gladio»
20/09/2018 di Gianmichele Laino
Inge Feltrinelli era venuta da lontano per arricchire la cultura italiana in tutte le sue forme, da quelle della scrittura a quelle delle arti espressive. Oggi, 20 settembre, la donna più importante nel panorama editoriale italiano è morta all’età di 88 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 24 novembre. Affiancò il marito Giangiacomo Feltrinelli nella costruzione di quello che si è trasformato in un vero e proprio impero editoriale, il più importante nel nostro Paese.
Inge Feltrinelli, l’ultima intervista e Gladio
Punto di riferimento di artisti e scrittori, Inge Feltrinelli ha vissuto nel riserbo questi ultimi mesi della sua vita. Nella sua ultima uscita pubblica – un’intervista concessa al Corriere della Sera – aveva rivelato un aspetto particolare della morte del marito Giangiacomo. «La morte di mio marito? Fu un omicidio politico: Giangiacomo sapeva di Gladio – aveva rivelato ai microfoni del quotidiano di via Solferino -. Era un uomo scomodo. Troppo scomodo, troppo libero, troppo ricco; troppo tutto. Era tenuto d’occhio da cinque servizi segreti, inclusi Mossad e Cia. E ovviamente quelli italiani. Forse sono stati loro. Lui sapeva di Gladio e dei loro depositi di esplosivi. Per difendersi da Gladio fondo’ i Gap, reclutando ex partigiani e giovani rivoluzionari. Temeva un golpe di destra; e non era una paura immaginaria».
Inge Feltrinelli, una vita per la cultura
Gladio era una struttura paramilitare – la cui esistenza è stata confermata dalle dichiarazioni di diversi uomini politici della Democrazia Cristiana, tra cui Giulio Andreotti e Francesco Cossiga (che ne sono stati anche direttamente responsabili per un periodo) che aveva il preciso scopo di entrare in azione per bloccare «le forze eversive della sinistra».
Da bambina, Inge Schönthal Feltrinelli – che aveva origini ebraiche – visse sulla sua pelle il dramma delle persecuzioni naziste. Fu salvata dalla madre, mentre il vero padre – che nel frattempo era partito per gli Stati Uniti – la respinse. L’incontro con Giangiacomo Feltrinelli ad Amburgo nel 1958 segna l’inizio di una storia d’amore e di un sodalizio culturale. Tutta l’Italia perde un pezzo fondamentale della sua cultura.
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI