L’esperimento di Mr. Beast e il sistema alimentato ad arte da X e da Musk

Un video che parte da una macchina da un dollaro fino ad arrivare a una macchina da 100 milioni di dollari ambisce a essere l'apripista per la monetizzazione su X. Ma è un po' fumo negli occhi

23/01/2024 di Gianmichele Laino

Macchine a confronto, dal valore crescente. Fino ad arrivare, al termine dei 16 minuti di video, a una vettura da 100 milioni di dollari. È il pane quotidiano di Mr. Beast, uno degli youtuber più influenti al mondo, che è stato fonte di ispirazione per tanti content creators, anche italiani (vi ricordate il caso di cronaca relativo ai TheBorderline a Roma? Ecco, loro avevano come modello proprio Mr. Beast). Non a caso, questo contenuto-tipo rispetto alla sua attività su altre piattaforme (YouTube è sicuramente il suo centro di gravità di riferimento) è stato scelto come primo esperimento per testare la monetizzazione di Mr. Beast su X, allo scopo di dimostrare che anche il social network di Elon Musk possa essere un luogo digitale su cui investire per i creatori di contenuti. Il risultato dell’esperimento è stato un “guadagno”, da parte dell’influencer, di 260mila dollari (che verranno devoluti tra i suoi followers), ma il rischio – e il sospetto che sta attraversando le pagine scritte dagli esperti che si occupano di tutto questo – è che questo stesso risultato sia stato di molto edulcorato.

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Monetizzazione di Mr Beast su X: tutti i sospetti

Ecco il video che è stato pubblicato e alcuni dati a esso riferibili: è stato pubblicato il 16 gennaio, è arrivato a 161,2 milioni di visualizzazioni, ha attirato 18mila commenti e 454mila like.

Qualche giorno dopo quello che è sembrato essere un risultato incredibile, è stato lo stesso Mr. Beast a esprimere qualche perplessità sulla monetizzazione monstre che è riuscito a ottenere dalla condivisione sulla piattaforma di Elon Musk: «È un po’ un risultato di facciata. Gli inserzionisti hanno visto l’attenzione che il video stava ricevendo e hanno acquistato annunci sul mio video (credo). Quindi le mie entrate per visualizzazione sono probabilmente più alte di quelle che potresti sperimentare normalmente».

Un sospetto legittimo. Il sapore della sfida tra Mr. Beast ed Elon Musk è stato assaporato moltissimo negli Stati Uniti: del resto, è come se si fossero scontrati due mostri sacri di internet. Per questo ha destato un’attenzione fuori dal comune. Inoltre, è stato ricondiviso da Elon Musk che, attualmente, è ancora il top influencer di X. Chiaro che un video, in queste condizioni, non parta esattamente dalle stesse chance che un utente generico di X può ottenere.

Inoltre, nonostante gli ampi sforzi (e il sospetto che sia stata la stessa piattaforma di Musk ad “alzare la leva” per permettere al video di Mr. Beast di circolare di più e di ottenere, quindi, una pubblicità positiva sul tema della monetizzazione), la cifra finale di 260mila dollari è simile a quella che un video di Mr. Beast, in media, può ottenere su YouTube. Senza particolari aiutini dall’algoritmo e dall’amministratore della piattaforma.

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