Milano, il consigliere che paragona la fila fuori dal consolato del Marocco a una serata in discoteca

Le immagini, diffuse sui suoi social, mostrano una situazione che definisce di assembramento

17/08/2020 di Ilaria Roncone

In questi giorni tiene banco la questione discoteche e focolai che, per disattenzione di chi non ha seguito le norma di distanziamento e non ha indossato la mascherina, sono tornati a far salire i contagi nel nostro paese. Sono in molti – soprattutto di una certa parte politica – a sottolineare come il governo sia duro con i poveri ragazzi italiani e morbido con i clandestini. Proprio sulla scia di questo ragionamento e della polemica nata Gianmarco Senna – consigliere leghista della Regione Lombardia – ha condiviso un video della situazione attuale fuori dal consolato Marocco a Milano.

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«Non è una discoteca ma il consolato Marocco»


Comincia così il post palesemente provocatorio del consigliere leghista. «In questo caso l’assembramento è salutare e terapeutico anti #covid??? Fatemi capire!», scrive Senna, utilizzando poi una serie di hashtag perché il suo tweet sia visibile al maggior numero di persone possibili. Lo stesso contenuto lo troviamo anche sulla sua bacheca Facebook. Il contenuto, condiviso da poco, sta acquistando sempre più cuoricini e retweet alimentando una polemica che, a ben guardare, non ha ragione di esistere.

Fila fuori dal consolato e assembramenti in discoteca sono la stessa cosa?

L’intento è chiaro: gli italiani che si assembrano vengono puniti, i marocchini che si assembrano no. Paragonare le due situazioni, però, è insensato e a dimostrarlo è il video stesso. Al di là dell’intento diverso – chi si mette in fila fuori da un consolato non agisce per la stessa ragione che spinge le persone ad andare a ballare – nel video si vedono tante, tante mascherina. Le persone più vicine all’obiettivo, infatti, indossano tutte quante l’apposito dispositivo di protezione. Considerato che l’immagine è schiacciata e potrebbe non restituire appieno la distanza tra le persone – quelli che paiono ammassati davanti alla porta potrebbero non essere tanto vicino quanto sembra -, la fila che viene ripresa ricorda quelle che tutti abbiamo fatto almeno una volta. Vi ricordate, all’inizio dell’emergenza, fuori dai supermercati? Ognuno indossa la mascherina e si mantiene a una distanza di almeno un metro dal precedente e dal successivo.

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