Il ritorno di Mihajlovic ‘accolto’ dagli insulti social: «Resta un nazista, anche se malato»

Ci risiamo. L’attesa per la ripresa della Serie A, dopo un’estate passata a parlare solamente di colpi (o presunti tali) di calciomercato, è stata condita dalla bella notizia del ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic dopo la fine del primo ciclo di chemioterapia per curare la sua leucemia. Un fatto che ha fatto sorridere il cuore di molti tifosi che, al di là del tifo, hanno espresso grande vicinanza e sollievo per aver rivisto l’allenatore serbo di nuovo a bordo campo per seguire e dirigere il suo Bologna nella sfida del Bentegodi contro l’Hellas Verona. Molti, ma non tutti. Purtroppo, come spesso accade, sui social c’è chi ha pensato bene di proseguire con gli insulti al 50enne tecnico dei felsinei.

E non si tratta di rivalità sportiva, ma di ideali politici e non solo. Alcuni utenti non hanno perdonato a Mihajlovic alcune sue esternazioni del passato e la sua vicinanza ideologica a movimenti di estrema destra, come quando non si tirò indietro dal sostenere la famosa tigre ArkanZeliko Raznatovic, capo delle milizie paramilitari serbe e considerato il boia di Milosevic. E tutto questo è tornato in auge in diversi commenti sui social.

Gli insulti a Sinisa Mihajlovic

Pochi, ma comunque troppi. Nel mirino, secondo questi utenti, c’è la presunta beatificazione di Mihajlovic da parte della stampa che avrebbe dimenticato il passato dell’allenatore serbo. E, oltre al punto di vista politico, c’è anche chi rilancia il complotto del veleno della chemioterapia che avrebbe peggiorato le sue condizioni di salute, senza migliorarle. Anzi, la fotografia di lui a bordo campo durante Hellas Verona – Bologna, sarebbe la testimonianza di come la cura sia peggiore del male.

Dagli antichemio agli analizzatori sportivi

Un atteggiamento già visto solo qualche settimana fa dopo la notizia della morte di Nadia Toffa dopo una lunga lotta con il cancro. Alcuni, come i commenti postati qui sopra, sostengono che il tutto sia strumentalizzato per ‘sponsorizzare’ le cure chemioterapiche, con tutto il sommerso della polemica sulle cause farmaceutiche e quelle soluzioni che, secondo loro, in realtà sono solamente veleni. Infine c’è anche chi ha voluto parlare di ‘campo’ con paragoni e illazioni assurde.

Paragoni con la polmonite di Maurizio Sarri (non in panchina nel debutto della Juventus per via della sua malattia), ironia per il modo di stare in panchina di Sinisa Mihajlovic (come se fosse l’unico ad agitarsi durante i 90 minuti di una partita. Infine c’è anche chi sostiene che la sua presenza abbia destabilizzato i calciatori del Bologna. I social rendono liberi di dire tutto su tutti.

(foto di copertina: Maurizio Borsari/AFLO)

Share this article