Metaverso da polso, Facebook sta pensando a uno smartwatch per gestire i Ray-ban Stories

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L'immagine pubblicata nei giorni scorsi da Bloomberg: un orologio con tanto di fotocamera sullo schermo. Il prodotto potrebbe essere lanciato entro la fine del 2022

Tutto è partito da un’immagine pubblicata, in esclusiva, da Bloomberg alla fine del mese di ottobre. Nella foto si vede un orologio, con tanto di fotocamera posta lungo il perimetro arrotondato. Un oggetto che ricorda molto da vicino un Apple Watch, ma con alcune differenze abbastanza evidenti, fin da una prima occhiata. Si tratterebbe di un’altra chiave di accesso per entrare nel “fantastico” metaverso promesso e promosso da Mark Zuckerberg: lo smartwatch Meta.



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L’ennesimo passo verso un piano futuro e futuribile, che sarebbe strettamente collegato a un altro prodotto messo in vendita – di recente – realizzato in collaborazione con Ray-Ban. Parliamo dei famosi occhiali che non sembrano aver conquistato il cuore dei clienti-utenti, anche per via delle immediate contestazioni (parlando di privacy) emerse fin dal giorno dell’annuncio. E lo smartwatch Meta sembra essere strettamente collegato a questi occhiali.



Smartwatch Meta, il prossimo progetto per il Metaverso

Secondo quanto riportato dallo sviluppatore Steve Moser, l’immagine pubblicata da Bloomberg è stata pubblicata all’interno dell’app View con cui si gestiscono anche gli occhiali Smart di quella che – fino a qualche giorno fa – si chiamava Facebook. All’interno ci sono anche dei codici che indicano altri dettagli: il nome dell’orologio si chiamerebbe “Milano”.

 



A parte il nome, tutto ciò è solo la conferma di quel che veniva dato per assodato già all’inizio dello scorso anno, quando il sito The Verge aveva parlato dell’idea di Zuckerberg di estendere il proprio modello di business puntando anche sugli smartwatch. E quel che sembra essere una copia dell’Apple Watch potrebbe, invece, rappresentare una porta d’ingresso per il Metaverso di oggi e di domani. Con una vita sempre più connessa al mondo virtuale che a quello reale. Con buona pace dei report e delle cause in tribunale.