Vi facciamo il disegnino su quello che ha detto (nel 2019) Mentana sui «crimini dei migranti»

Un video del direttore del Tg La7 sta tornando di attualità, ma completamente fuori contesto

02/09/2020 di Gianmichele Laino

I social network stanno diventando la nuova vulgata. Per evitare che passi alla storia una frase che non è mai stata pronunciata o che è stata pronunciata in un contesto completamente diverso da quello a cui si fa riferimento, però, è opportuno chiarire alcuni aspetti per restituire una sorta di verità storica e documentaria. Parliamo di Enrico Mentana e della sua presunta frase «Bisogna nascondere gli sbarchi e i crimini dei migranti, per rendere meno grave il problema».

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Mentana sui migranti, la frase al centro delle polemiche

Oggi, 2 settembre 2020, la polemica sta montando rapidamente sui social network. Innanzitutto, diamo le coordinate spazio-temporali. Il video in questione fa riferimento a una puntata della #maratonamentana dell’anno scorso: il 24 agosto 2019 – mentre si stava formando l’attuale governo giallorosso – il Tg La7 stava realizzando uno dei suoi speciali live con monitoraggio minuto per minuto delle varie fasi delle trattative politiche.

Cosa ha detto davvero Mentana sui migranti

Ma Mentana ha davvero detto, in quella circostanza, che bisogna nascondere gli sbarchi e i crimini dei migranti per rendere meno grave il problema? Ovviamente no. Riportiamo, innanzitutto, le sue esatte parole:

«Sui migranti, è evidente che la linea è di parlarne il meno possibile, sperando di poter mettere in atto, tacendo, in maniera non conclamata, una politica tale da rendere meno grave e meno evidente il problema. È chiaro che se il ministro dell’Interno di turno – diciamo in generale, ma ce n’è stato solo uno che l’ha fatto – tutti i giorni dice “stanno sbarcando ma i porti sono chiusi”, o “un senegalese a Viterbo ha fatto questa cosa, via!”, oppure “sterilizzate quello che ha tentato di abbordare quella ragazza italiana”, è chiaro che l’alternativa a questo è il silenzio, non una politica papista, quella dell’accogliamoli tutti. È chiaro che la politica è in difficoltà su questo per il dopo Salvini, ammesso che ci sia un dopo Salvini».

Il direttore del Tg La7 stava facendo una sorta di previsione su quella che sarebbe stata la politica del nascituro governo giallo-rosso sui migranti. Il fatto, cioè, di non porre l’argomento al centro del dibattito e dell’agenda quotidiana come, invece, aveva fatto Matteo Salvini nel periodo di tempo in cui era stato ministro dell’Interno.

Una previsione che, a conti fatti, si è rivelata parzialmente corretta, dal momento che il governo attuale – nel primo anno di vita – ha praticamente rinunciato a prendere di petto il tema dei migranti, evitando di rimettere mano concretamente ai decreti sicurezza di Matteo Salvini che erano stati approvati nel corso dell’anno precedente. Su questo, al momento, ci sono solo promesse e rassicurazioni, ma il conto dei giorni aumenta vertiginosamente.

Insomma, Mentana non ha mai fatto suo un pensiero del genere, ma ha riportato una strategia di comunicazione sui migranti. Affermare, tra l’altro a un anno di distanza, che il direttore del Tg La7 abbia detto queste cose è fuorviante e mira a consegnare alle timeline dei social network una verità manipolata.

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