Salvini usa malissimo i meme: «Questo è razzismo puro»
Autogol del leader della Lega
06/12/2020 di Gianmichele Laino
Quando si cerca di utilizzare un linguaggio che appartiene alla Generazione Z e lo si fa male, si rischia di suscitare l’effetto opposto. Si voleva risultare “simpatici”, ma in realtà si sta per diventare protagonisti di una brutta figura sui social network. Così Matteo Salvini, sulla sua pagina Instagram ufficiale, ha proposto un meme per affrontare due argomenti molto seri: la gestione della pandemia e le modifiche dei decreti sicurezza, attualmente in discussione in Parlamento.
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Meme Salvini su Conte e il decreto immigrazione
Lo staff di comunicazione del leader della Lega ha praticamente utilizzato uno dei meme più famosi del web – ovvero quello del ragazzo con il giubbotto arancione, in costruzione binaria: la prima espressione menefreghista e la seconda, invece, in cui si mostra d’accordo con la frase a corredo – per raffigurare il presidente del consiglio Giuseppe Conte che prima «non se ne importa» degli spostamenti tra comuni e poi «è molto d’accordo» con le migrazioni dall’Africa all’Italia.
Meme Salvini, i tre problemi di questa sua comunicazione
Ora, un paio di riflessioni. La prima è che in questo meme c’è nascosto del razzismo e la rete lo ha fatto prontamente notare con diversi commenti in cui si accusa di questo il leader della Lega. Parlare genericamente di spostamenti «da Africa a Italia», senza analizzare la complessità dei fenomeni dell’immigrazione è mettere tutto all’interno di un grande calderone, buttare la palla in tribuna e lasciare che, intorno a questo stesso pallone, si scateni la rissa.
La seconda riflessione è che non si possono paragonare le misure stringenti conseguenza della difficile situazione pandemica in Italia con le modifiche al decreto sicurezza. Anche perché così si banalizza il concetto: gli italiani non possono spostarsi a Natale da un comune all’altro, ma i migranti possono sbarcare negli stessi giorni sul territorio del nostro Paese. Una cosa che crea molta polarizzazione e che, potenzialmente, è in grado di solleticare gli istinti peggiori del web.
La terza riflessione è che, per raggiungere questo scopo, viene utilizzato un meme, che risponde a un preciso codice di comunicazione. Utilizzarlo per tematiche serie, che in questo modo si vogliono «sdrammatizzare», non è affatto una buona idea e gli utenti abituali dei social network lo sanno bene. Per questo hanno evidenziato, in gran parte, il fatto che questa mossa comunicativa dello staff di Salvini sia stata sbagliata, inopportuna, violenta e anche un po’ da boomer.