Giorgia Meloni non condanna il censimento dei suoi a Bologna: «I citofoni sono pubblici» | VIDEO
12/11/2019 di Enzo Boldi
Dopo aver parlato di ex Ilva e di tasse, il clima nello studio di Otto e Mezzo si è acceso tra Giorgia Meloni e Lilli Gruber. A far crescere la tensione è stata la domanda della giornalista e conduttrice che, rivolgendosi alla leader di Fratelli d’Italia, ha chiesto un suo parere su quella video-denuncia social da parte di un deputato (Galeazzo Bignami) e un consigliere comunale di Bologna (Marco Lisei) sulle case popolari assegnate (regolarmene) a cittadini stranieri. Secondo lei, infatti, i nomi sui citofoni sono pubblici.
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La giornalista chiede una valutazione del comportamento del suo deputato, Bignami, e del consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Bologna, Lisei, che la scorsa settimana – attraverso un video in diretta su Facebook – avevano mostrato i nomi dei cittadini stranieri che vivono negli alloggi popolari del capoluogo dell’Emilia Romagna. La prima risposta di Giorgia Meloni è lo specchio della situazione giustificatori: «Guardi che i nomi sui citofoni sono pubblici».
Gruber:”Un suo deputato, con un consigliere sempre di Fdi, ha mostrato i citofoni di famiglie straniere che vivono legittimamente in case popolari. Condivide questa redazione di liste nere?”#Meloni:”Liste nere? La trovo una forzatura. I citofoni sono pubblici!”
♂️#ottoemezzo pic.twitter.com/2s4ERC424h
— Pietro Raffa (@pietroraffa) November 12, 2019
Meloni non condanna i suoi a Bologna
Lilli Gruber prova a insistere chiedendo se condivida quanto fatto dal duo Bignami-Lisei. Allora Giorgia Meloni sposta il tiro sul fatto che Fratelli d’Italia voglia modificare i regolamenti per consentire ai cittadini italiani, in pratica, di avere una precedenza nell’assegnazione degli alloggi popolari. Ma la conduttrice, con dati alla mano, le spiega che l’80% delle case popolari sono assegnate agli italiani che vivono a Bologna. Insomma, il quadro accusatorio è smontato.
Il batti e ribatti
Ma Giorgia Meloni non demorde e sottolinea come il 92% dei cittadini bolognesi siano italiani e non stranieri. Secondo questo discorso, dunque, per la leader di FdI è ovvio che quel numero, 80 su cento, sia così alto. Poi i toni si accendono parlando anche della commissione Segre con la giornalista che interrompe la leader di FdI e viceversa.
(foto di copertina: da diretta Otto e Mezzo, su La7)