Maturità 2019, è il giorno della temuta prova mista: Tacito e Plutarco al Classico
20/06/2019 di Redazione
Il giorno 20 giugno 2019 è quello della seconda prova dell’esame di maturità 2019, quella più temuta di questa sessione d’esame. Per la prima volta in assoluto, infatti, debutta la seconda prova mista, che prevede una sorta di sintesi rispetto alla tradizionale seconda prova degli esami di maturità precedenti e al quiz della terza prova che, da quest’anno, non verrà più svolto. Per questo motivo, nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, sono tante le incognite che gli studenti dovranno affrontare in questa giornata.
ECCO COME FUNZIONA L’ESAME DI MATURITÀ 2019
Maturità 2019, seconda prova al Liceo Classico
Si tratta in ogni caso di una seconda prova sulle materie di indirizzo dei diversi istituti secondari di secondo grado. Per questo, nei licei classici, la seconda prova sarà un mix di latino e di greco, con la traduzione dal latino e con la comparazione con un testo in greco di cui, tuttavia, viene fornito il contesto storico e letterario. Oltre alla traduzione, i maturandi si cimenteranno nell’analisi del testo, attraverso la risposta ad alcuni quesiti. È consentito l’utilizzo del vocabolario di italiano, di latino e di greco.
Stando alle prime indiscrezioni, l’accoppiata Tacito (latino) e Plutarco (greco) caratterizzerà la seconda prova al liceo Classico. Sarà proprio il brano di Tacito quello che gli studenti dovranno tradurre: il passo dell’autore a cavallo tra I e II secolo è tratto dalle Historiae, la sua opera storiografica. Si tratta nello specifico del paragrafo 27 del primo libro delle Historiae di Tacito. Il brano di greco scelto per il confronto è tratto dalle Vite parallele di Plutarco e tratta della vicenda relativa all’imperatore romano Galba e alla congiura di Otone, con un parallelismo perfetto rispetto alla storia raccontata nella versione di latino.
Ecco il testo della versione di latino da tradurre:
Octavo decimo kalendas Februarias sacrificanti pro aede Apollinis Galbae haruspex Umbricius tristia exta et instantis insidias ac domesticum hostem praedicit, audiente Othone (nam proximus adstiterat) idque ut laetum e contrario et suis cogitationibus prosperum interpretante. Nec multo post libertus Onomastus nuntiat expectari eum ab architecto et redemptoribus, quae significatio coeuntium iam militum et paratae coniurationis convenerat. Otho, causam digressus requirentibus, cum emi sibi praedia vetustate suspecta eoque prius exploranda finxisset, innixus liberto per Tiberianam domum in Velabrum, inde ad miliarium aureum sub aedem Saturni pergit. Ibi tres et viginti speculatores consalutatum imperatorem ac paucitate salutantium trepidum et sellae festinanter impositum strictis mucronibus rapiunt; totidem ferme milites in itinere adgregantur, alii conscientia, plerique miraculo, pars clamore et gladiis, pars silentio, animum ex eventu sumpturi
Ed ecco una proposta di traduzione:
Il quindici gennaio Galba stava sacrificando davanti al tempio di Apollo: l’aruspice Umbricio gli dichiara che le viscere davano segni sinistri, predicendo insidie incombenti e un nemico in casa. Lo sente Otone, che gli stava vicino, e vuole interpretarlo, rovesciandone il senso, di buon augurio per sé e propizio ai suoi disegni. Passano pochi momenti e il liberto Onomasto gli annuncia che l’architetto e i costruttori lo aspettavano: questa la frase convenuta per indicare che i soldati si stavano radunando e che la congiura era pronta a scattare. Al suo allontanarsi, qualcuno gliene chiese motivo e lui diede loro a intendere di essere in trattative per una vecchia casa di campagna, il cui stato di solidità andava prima verificato; poi, appoggiandosi al braccio del liberto, si avvia attraverso i palazzi di Tiberio, verso il Velabro e di là punta al miliare aureo nel foro, sotto il tempio di Saturno. Qui lo salutano imperatore ventitré guardie del corpo: Otone era preoccupato dell’esiguo numero dei presenti, ma essi lo fanno salire in fretta su una lettiga e, spade in pugno, lo portano via. Lungo il percorso si accoda un altro numero di soldati di analoga consistenza: alcuni perché complici, ma i più per la stranezza della scena, chi gridando e a spada levata, chi in silenzio e aspettando coraggio dall’evolversi della situazione
Ecco poi le domande che vengono prese in considerazione per l’analisi comparativa: la differenza della caratterizzazione del personaggio di Otone tra Plutarco (dove è visto come una persona trascinata dagli eventi) e Tacito (dove invece viene descritto come una persona spinta da un preciso piano organizzato); il secondo quesito è sulla brevitas tacitiana e sull’individuazione di questo tratto stilistico dell’autore; il terzo quesito è sulla differenza tra storiografia e biografia nelle letterature latina e greca.
Maturità 2019, seconda prova al Liceo Scientifico
Per quanto riguarda il liceo scientifico, invece, il Miur sceglierà una prova mista di matematica e fisica: gli studenti potranno scegliere uno fra due problemi e 4 fra gli 8 quesiti proposti. È consentito l’utilizzo della calcolatrice scientifica. Per il liceo linguistico, invece, gli allievi si cimenteranno in due prove di comprensione di testi scritti, con 15 domande aperte o chiuse. Inoltre si prevede la produzione di due testi scritti: uno argomentativo e l’altro narrativo o descrittivo, sempre in lingua straniera.
Anche gli istituti tecnici subiranno delle modifiche rispetto alla tradizionale struttura della seconda prova scritta in questa maturità 2019 che si svolgerà oggi, 20 giugno. Per far esercitare gli alunni in questa novità, il ministro ha previsto, nei mesi di febbraio e aprile, due test di preparazione con simulazioni. Nonostante l’opportunità, i dubbi degli studenti rimangono e diversi commissari hanno declinato l’invito a cimentarsi in queste giornate d’esame proprio per evitare problemi con le novità principali introdotte dalla riforma dell’esame di maturità 2019.
FOTO: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO