Cos’è il master in Partnership e Sciamanesimo dell’Università di Udine di cui tanto si parla

L’Università di Udine ha previsto, per il prossimo anno accademico, un Master di I livello in Partnership e Sciamanesimo proposto dal Dipartimento di Letterature, psicologia e società. Il nome del corso può scatenare lo scetticismo di molte persone – a partire dal Federico Ronchetti, fisico nucleare presso l’INFN e responsabile delle operazioni dell’esperimento ALICE al CERN – e abbiamo deciso di raggiungere telefonicamente la professoressa Antonella Riem, direttrice del master in questione, per capire in che cosa consiste questo percorso di studi.

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Master in Partnership e Sciamanesimo dell’Università di Udine: perché nasce

La professoressa ci ha spiegato le origini di questo master: «L’idea di questo corso nasce da un’esigenza interna dei docenti direttamente coinvolti in questi argomenti di ricerca, sui quali sono stati realizzati numerosi convegni internazionali, seguiti con grande partecipazione da studenti e laureati e si sono prodotte numerose pubblicazioni scientifiche nei diversi ambiti (Letterature in inglese, Neuropsichiatria infantile, Neurologia, Linguistica, Psicologia, Pedagogia, Comunicazione, Sociologia). Queste aree scientifico-disciplinari convergono attraverso le proprie competenze per implementare modalità relazionali di cura e di partnership». Si tratta di «un percorso scientifico e di conoscenza che porta all’incontro dialogico tra molteplici tradizioni del mondo, dal punto di vista, culturale, letterario, artistico, etnografico e antropologico che può fornire numerosi strumenti pragmatici anche per operare nella propria quotidianità».

Finalità pratiche e sbocchi lavorativi

Oltre che per gli aspetti di approfondimento interdisciplinare, la «professionalizzazione del master» sta nell’ottenimento di capacità di «team leadership, facilitazione della relazione con l’altro, capacità di organizzazione di processi relazionali, decisionali e di vari aspetti della comunicazione come le dinamiche affettive del lavoro con i gruppi. Parteciperanno diversi esperti facilitatori che hanno lavorato con grandi aziende, come, ad esempio Fincantieri». A livello professionale, quindi, questo master può essere utile a chiunque lavori nel «mondo della cura e dell’incontro con l’altro, in ambito relazionale aziendale e nella comunicazione». Il valore aggiunto sta nel «mettere insieme diverse competenze scientifiche e umane creando un percorso innovativo». Credenze sciamaniche, pratiche religiose e tecniche magico-rituali che ruolo hanno in tutto questo? «Lo sciamanesimo è un fenomeno antichissimo e molto interessante a livello interdisciplinare, viene studiato da antropologi e grandi studiosi del mito, come Joseph Campbell, nelle sue connessioni con l’arte, la letteratura e la comunicazione, anche nei suoi diversi approcci alla realtà del sacro e della spiritualità che hanno alcune affinità e somiglianze tra loro. La poesia spesso nasce da parole e antiche formule rituali. Come dice il collega Gianpaolo Gri, antropologo, lo sciamanesimo è un punto di convergenza molto interessante fra diverse discipline e ci mostra comportamenti e credenze presenti in culture diverse da quelle europee, arricchendoci».

Il ruolo degli sciamani e la tolleranza religiosa nel corso

Gli sciamani che sono inclusi nella lista di docenti che terranno il corso saranno otto «da diverse parti del mondo che presenteranno ai partecipanti i loro diversi modi di approcciarsi alla realtà e di definirla, di relazionarsi al sacro in maniera diversa. Sono persone del mondo contemporaneo che, dentro di sé, presentano diversi intrecci di culture». In particolare si parla di un «approccio di tolleranza inter religiosa che, di questi tempi, risulta fondamentale» evidenziando il modo di approcciarsi al diverso, che può essere «o collaborativo, di partnership e costruttivo oppure aggressivo e distruttivo». Uno degli incontri si terrà a Vetan, durerà tre giorni e sarà tenuto da Brant Secunda Sciamano Huichol (Messico), che sarà presente per qualche tempo nella cittadina in Valle D’Aosta.

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