Il Tar di Strasburgo contro l’uso di mascherine all’aperto

Una decisione che ha investito l'ultima ordinanza in Francia del prefetto del Bas-Rhin

03/09/2020 di Redazione

Il prefetto del Bas-Rhin, in Francia nel dipartimento del Grand Est, aveva emanato una ordinanza che imponeva l’obbligo di mascherina all’aperto. Il tribunale amministrativo di Strasburgo, tuttavia, l’ha respinta, chiedendo che il rappresentante territoriale del governo francese potesse modificare il documento entro la giornata di lunedì. Il decreto era in vigore, in questo dipartimento come in altri, dal 28 agosto scorso e anche il presidente Macron si era presentato a eventi pubblici all’aperto con la mascherina.

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Mascherina all’aperto, il Tar di Strasburgo rigetta l’ordinanza

Ora, in Francia, con effetto domino, c’è stata una vera e propria ondata di ricorsi che stanno cercando di far annullare le ordinanze dei prefetti. Il tribunale amministrativo di Strasburgo riconosce l’utilità della mascherina solo in presenza di grandi assembramenti e di più persone concentrate contemporaneamente in un unico luogo, soprattutto all’interno di determinate fasce orarie.

Insomma, se non si trattasse di due legislazioni differenti, potremmo dire che ciò che avviene in Italia (lo prevede il dpcm del 18 agosto), con l’obbligo di indossare la mascherina dalle 18 alle 6 anche all’aperto in presenza di assembramenti, rispecchia l’orientamento scelto dal tribunale amministrativo di Strasburgo.

Mascherina all’aperto, le motivazioni del Tar

La motivazione che ha guidato i giudici amministrativi sarebbe «l’attacco grave e manifestamente illegale alla libertà di circolazione e al diritto di tutti al rispetto della propria libertà personale». La Francia, in ogni caso, deve continuare a fare i conti con l’emergenza contagi: da diversi giorni, i nuovi casi di coronavirus nel Paese sono superiori a 7mila per ogni 24 ore. Una situazione che aveva giustificato il drastico provvedimento approvato a fine agosto. Ma che, a quanto pare, non sarebbe perfettamente rispondente all’ordinamento statale, secondo il tribunale amministrativo di Strasburgo.

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