Il padre di Pincarelli sul figlio: «Un po’ di galera magari lo raddrizza. È un bel ragazzo, ha parecchie ragazze»

Secondo suo padre, Mario avrebbe preso le parti di Belleggia, «che poi ha cantato»

11/09/2020 di Ilaria Roncone

La storia di un’altra famiglia distrutta, quella Pincarelli stavolta. Il racconto arriva da Repubblica, che ha raggiunto il padre di Mario Pincarelli a casa sua – ad Artena – strappando qualche parola sul figlio Mario, ora in carcere per il coinvolgimento nel pestaggio che ha causato la morte di Willy Monteiro Duarte. Il padre afferma che Mario «è in carcere perché ha aiutato gli amici» e che «i Bianchi sono bravi ragazzi, mi chiamano zio». Dalla morte di Willy sua moglie fa avanti e indietro con l’ospedale, portata via dall’ambulanza, ed «è come se avessero ammazzato il suo di ragazzo, ci dispiace più per quel ragazzo morto che per il figlio che sta in galera».

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«La colpa è del ragazzo che ha chiamato i Bianchi, la lite era finita»

La colpa sarebbe di Cerquozzi, colui che ha chiamato i Bianchi quando la rissa era già finita: questo uno dei concetti espressi da Stefano Pincarelli, padre di Mario. «Mario è intervenuto per difendere Belleggia, quello che ha cantato, e si è rovinato. Forse aveva bevuto, ma non è certo Totò Riina. Sono tutti responsabili, ma quel cretino che ha chiesto aiuto ai fratelli Bianchi…», dice di suo figlio. Si infuria anche perché «ci sono liti tutte le sere sotto la caserma dei Carabinieri. Come mai non sono intervenuti prima?». A suo dire il pestaggio sarebbe avvenuto per effetto dell’alcol: «Danno tutti la colpa ai Bianchi, ma anche loro sono bravissimi ragazzi. Purtroppo è successo perché la sera bevono, una cosa e l’altra… Mi dispiace anche per i Bianchi, sì: sono bravi ragazzi, li ho visti crescere, sono stato con loro anche qualche giorno fa non posso dire niente di malamente riguardo a loro».

Mio figlio Mario Pincarelli fa a botte «per difendere gli amici deboli»

Ha ben chiaro che suo figlio non se la caverà con poco ma afferma che, le volte in cui fa a botte, «è sempre per difendere gli amici deboli. È uno che non ha paura di niente e deve prendere le parti degli amici, la mamma gli diceva sempre ‘mi raccomando!’ ma sa come sono i ragazzi, quando escono non sappiamo mica cosa fanno». Suo figlio lo descrive come uno disinteressato alla politica e allo sport, «per lui esistono solo le ragazze. Qualcuno in giro dice che sia un attaccabrighe, lo so, ma in realtà è solo un ragazzo affettuoso che difende gli amici. Certo che se gli pesti un piede si fa rispettare». Non crede al fatto che il figlio abbia saltato sul corpo di Willy e rispetto al suo futuro ha affermato: «Indagato per un reato pesante, mi sa che alla fine dieci anni se li fa… Magari gli danno il ‘concorso’, ma 4 o 5 anni mi sa che se li fa. Un po’ di galera gli farà bene, comunque, magari si raddrizza. È un bel ragazzo, ha parecchie ragazze…».

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