Carabiniere ucciso, Mario Giordano aveva subito parlato di «due risorse, per dirla à la Boldrini»

27/07/2019 di Redazione

Non è stato l’unico a essere caduto nell’equivoco, sollevato in mattinata da alcune ribattute d’agenzia. Si era parlato inizialmente di due nordafricani, come autori materiali dell’omicidio del carabiniere Massimo Rega Cenciello, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Mario Giordano, tuttavia, aveva utilizzato proprio quel termine lì, quella definizione provocatoria che è diventato il mantra di un certo tipo di destra per attaccare la sinistra sul problema immigrazione.

Mario Giordano e le risorse boldriniane

In un video diffuso sui social network, il giornalista che lavora a Mediaset – sia come conduttore, sia come opinionista – e che ha un vasto seguito di pubblico aveva affermato che probabilmente a essere gli autori dell’omicidio del carabiniere erano stati «due nordafricani, due risorse per dirla à la Boldrini».

La strumentalizzazione subito dopo l’uccisione del carabiniere a Roma

Abbiamo già parlato delle tante strumentalizzazioni su questa vicenda e quest’ultima rappresenta l’ennesima sfumatura sul caso. Non soltanto si cerca di attribuire un comportamento a una base etnica (la storia dei migranti che arrivano in Italia per delinquere), ma si attacca anche una parte politica che si è sempre battuta in difesa dei migranti e di chi arriva in Italia via mare dopo i lunghi viaggi della speranza.

Mario Giordano non è stato l’unico a cadere in errore. Diverse testate – compresa la nostra – inizialmente avevano dato notizia della provenienza indicata per i sospettati. Tuttavia, sarebbe bastato non strumentalizzare e non ricamarci su editoriali polemici. Sarebbe bastato non chiamare in causa altri politici, sarebbe bastato non ricorrere ancora una volta a quell’espressione – ormai completamente svuotata di ogni significato iniziale – di «risorse boldrininane». 

Share this article