Ora Gervasoni dice che il tweet in cui si chiede se Elly Schlein è un uomo era «esperimento di psicologia sociale»

Il professore dell'Università del Molise denuncia anche bodyshaming ai suoi danni

07/09/2020 di Gianmichele Laino

Ora si chiama «esperimento di psicologia sociale». Già, perché è questa – pare – la spiegazione che Marco Gervasoni, docente di Storia all’università del Molise, ha dato a proposito del suo tweet contestatissimo, in cui mostra la copertina de L’Espresso dedicata a Elly Schlein e si chiede se la vicepresidente dell’Emilia-Romagna fosse un uomo.

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Marco Gervasoni e la scusa dell’esperimento sociale su Elly Schlein

Dopo le polemiche di ieri, invece, cita un articolo di Dagospia molto generoso nei confronti del docente universitario e afferma: «Solo Dago poteva capire l’esperimento di psicologia sociale e politico che ho messo in atto. Bravo!».

Marco Gervasoni, infatti, contesta che – successivamente al suo tweet – siano state messe in circolazione delle sue immagini (il suo profilo Twitter, invece, è caratterizzato dal dipinto che raffigura François-René de Chateaubriand) e delle sue fotografie. Secondo il docente è stato fatto bodyshaming anche nei suoi confronti.

Perché non regge la teoria dell’esperimento sociale di Marco Gervasoni

La teoria dell’esperimento sociale, tuttavia, non regge affatto. L’insulto a Elly Schlein, al netto di come si sia sviluppato il dibattito successivamente da parte di terzi, è diretto, gratuito e ingiustificato. Soprattutto se a renderlo pubblico sui social network è stato un professore universitario che, oltre alla formazione dei suoi studenti, dovrebbe dare l’esempio per il loro relazionarsi con il mondo esterno sulle tematiche storiche dell’attualità.

Sui social network, anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha voluto esprimere solidarietà nei confronti di Elly Schlein, mentre oggi – sui principali quotidiani – emerge chiaramente l’opinione critica di diversi editorialisti sul tema.

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