La mamma di due bambini africani scrive a Salvini: «Grazie per il terrore che stai facendo provare loro»

Una lettera accorata, da mamma che sta vedendo la preoccupazione occupare – giorno dopo giorno – il volto dei suoi figli di 7 e 12 anni essere assalito dal terrore. Gabriella Nobile ha adottato due bambini africani che sono terrorizzati dalla possibile vittoria di Matteo Salvini. La donna, quindi, si è messa alla tastiera del pc e ha deciso di scrivere una lettera aperta al leader della Lega, pubblicandola sui social nework. In pochi giorni, il testo ha raggiunto le 20mila visualizzazioni.

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MAMMA SCRIVE SALVINI, IL POST SU FACEBOOK

«Volevo ringraziarla perché sta regalando ai miei figli dei momenti di terrore davvero fuori dal comune – scrive polemicamente su Facebook – Mia figlia di 7 anni prima di andare a letto mi chiede: ‘ma se vince quello che parla male di noi mi rimandano in Africa?’ E piange disperata.  Mio figlio, invece, prende l’autobus per andare agli allenamenti di calcio quasi tutti i giorni e da circa un paio di mesi mi racconta di insulti che è costretto a subire da suoi gentili simpatizzanti».

La signora Gabriella, poi, ha attaccato duramente Matteo Salvini, sostenendo che nella retorica del «prima gli italiani» c’è tutta l’ignoranza di colui che non ha ancora capito che è italiano non chi è nato in Italia, ma chi la ama. Proprio come lei, genitore adottivo, si sente mamma non perché ha partorito i propri figli, ma perché li ama.

MAMMA SCRIVE SALVINI: «MI DICA COSA RACCONTARE AI MIEI FIGLI QUANDO UN PAZZO SE LA PRENDE CON LORO»

La donna è stata contattata dal Corriere della Sera che è riuscito a intervistarla. Gabriella Nobili ha fornito ulteriori dettagli circa i suoi due bambini che hanno entrambi l’accento milanese e che si sono integrati benissimo in Italia, frequentando i luoghi dell’istruzione e dell’aggregazione sociale. La mamma, inoltre, ha dichiarato di non voler avere nessun intento politico e ha affermato di aver scritto il post semplicemente perché le parole della Lega non aiutano l’integrazione: «Tutto questo urlare non serve a niente – ha affermato la donna -. Salvini mi dica cosa raccontare ai miei figli che sono neri e possono incontrare in strada il pazzo che magari se la prende con loro».

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