La storia della foto del deposito di nitrato d’ammonio stipato nel porto di Beirut

L'immagine è reale, come confermato dagli esperti di Bellingcat

05/08/2020 di Enzo Boldi

Poche ore dopo la forte esplosione nel porto di Beirut, sui social hanno iniziato a circolare alcune immagini che mostravano il magazzino nitrato d’ammonio da cui – secondo la maggior parte delle ricostruzioni, anche se manca ancora l’ufficialità – si è scatenato quell’inferno che ha devastato la capitale del Libano lasciando dietro di sé una scia di sangue, morti e feriti. Mentre il bilancio è in continuo assestamento, gli esperti che hanno analizzato quello scatto hanno confermato la sua veridicità: quell’immagine che gira sui social è il magazzino dove era stipata quella sostanza potenzialmente esplosiva.

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L’ufficialità arriva dagli esperti di Bellingcat che, attraverso un approfondito studio di confronto tra immagini, hanno valutato come reale questa fotografia.

Magazzino Nitrato di Ammonio

Magazzino Nitrato di Ammonio, la fotografia

Come si può notare da questo scatto, anche se non è possibile risalire a una data ufficiale, il magazzino Nitrato di Ammonio nel porto di Beirut non sembra essere l’emblema della sicurezza. Dietro al portellone d’acciaio, infatti, erano stipati grandi sacchi con su scritto Nitroprill. Secondo l’analisi effettuata da Bellingcat, si tratta di un prodotto simile – sempre a base di Nitrato di Ammonio – al Nitropril (con una sola ‘l’). Questa versione del prodotto, infatti, sarebbe commercializzata da una compagnia brasiliana che vende prodotti esplosivi.

Lo scatto può risalire anche a sette anni fa

Come detto, non è possibile dare una indicazione temporale sul quando sia stata scattata questa immagine. Come abbiamo già spiegato in precedenza, questo magazzino Nitrato di Ammonio è presente nel porto di Beirut nel lontano 2013. Insomma, la fotografia potrebbe risalire a un giorno qualsiasi degli ultimi sette anni, fino a poco prima della tragedia di ieri. Quel che emerge, però, è lo stato di conservazione che non sembra poter essere quello ideale per una sostanza così pericolosa.

(foto di copertina: da Twitter)

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