La lettera del procuratore tedesco ai genitori: «La piccola Maddie è morta»

16/06/2020 di Enzo Boldi

La notizia era già trapelata qualche settimana fa, quando i riflettori si sono accesi su un cittadino tedesco già in prigione e condannato per violenza sessuale. Ora, secondo quanto riportano alcuni quotidiani britannici, la stessa procura che sta indagando sull’uomo ha inviato una lettera ai genitori di Madeleine McCann annunciando che dalle informazioni in loro possesso si può, purtroppo, ufficializzare la morte della piccola Maddie. La piccola era stata rapita ad Algarve, in Portogallo, nel maggio del 2007 mentre era in vacanza con la famiglia.

LEGGI ANCHE > Il pedofilo presumibilmente legato alla scomparsa di Maddie potrebbe uscire di prigione domenica

«Siamo vicini al dolore dei genitori, ma se rivelassimo loro maggiori dettagli ciò potrebbe compromettere l’indagine – ha scritto il procuratore tedesco Hans Christian Wolters nella sua lettera inviata ai genitori -. Abbiamo prove concrete che il nostro sospettato ha ucciso Madeleine e questo significa che è morta. Ai genitori è stato detto che la polizia tedesca ha le prove della sua morte ma non abbiamo comunicato loro ulteriori dettagli».

Madeleine McCann, il procuratore annuncia la sua morte

L’ipotesi trapelata qualche settimana fa, dunque, sembra trovare purtroppo conferma nelle indagini avviate dopo aver individuato in Christian Brückner, 43enne tedesco già rinchiuso nel carcere di Kiel con l’accusa di stupro e droga, come responsabile del rapimento. Ora, secondo le prove citate – ma non diffuse – dalla Procura tedesca, ci sarebbero elementi che confermerebbero la morte della piccola Maddie.

Accusa non ancora formalizzata

«È più importante avere successo ed essere in grado di inchiodare il colpevole che mettere le carte sul tavolo e dire ai genitori i motivi per cui riteniamo che la loro figlia sia morta. Questo è un caso di omicidio, non di persona scomparsa – si legge ancora nella lettera -. Rivelare troppo e troppo presto ostacolerebbe le indagini in corso. In Germania siamo molto riservati, non sono sicuro di come funzioni nel Regno Unito, ma qui non riveliamo niente fino a quando non formalizziamo l’accusa».

(foto di copertina: da BBC)

Share this article