I dubbi su Luigi Di Maio, il ministro «operaio»

29/11/2018 di Enzo Boldi

Nel tardo pomeriggio di ieri, come aveva promesso nei giorni scorsi, Luigi Di Maio ha pubblicato sui propri canali social le sue buste paga relative al periodo in cui era un manovale regolarmente assunto – nell’azienda guidata dalla madre – Paolina Esposito – e di cui il padre Antonio era il responsabile dei cantieri. L’Ardima Srl aveva – ovviamente – messo in regola la posizione del rampollo della famiglia Di Maio, ma Repubblica pone sotto l’occhio di bue alcune incongruenze nei racconti fatti dal vicepremier grillino nel corso degli ultimi giorni.

Si parte dal racconto di Salvatore Pizzo, l’ex operaio che ha raccontato per primo a Le Iene la sua vicenda con l’azienda edile del padre di Luigi Di Maio. Intervistato da Repubblica, il manovale ha spiegato di non aver mai visto in cantiere l’attuale vicepremier e che, all’epoca, non sapeva neanche che esistesse. Se questo non bastasse, piano piano stanno venendo a galla le storie di altri operai che hanno denunciato di esser stati assunti senza regolare contratto dall’Ardima Srl.

Luigi Di Maio e quel lavoro estivo in cantiere (mai avvenuto)

Ma tornando a Luigi Di Maio, Repubblica mette in dubbio anche alcune dichiarazioni televisive fatte dal ministro pentastellato. In molte interviste, infatti, il leader del Movimento 5 Stelle ha spiegato – con molto orgoglio – di aver lavorato (con regolare contratto) nei mesi estivi all’interno dei cantieri. Peccato che le carte pubblicate sui propri social network (già online sul sito della Camera dei deputati) indicassero un periodo ben diverso rispetto a quanto ricordato da Di Maio.

Le buste paga del contratto a tempo determinato stipulato tra Luigi Di Maio e la Ardima Srl, che all’epoca era di proprietà di sua madre, parlano di (soli) tre mesi di lavoro e non in periodo estivo: dal 27 febbraio 2008 al 27 maggio dello stesso anno. Niente estate in cantiere per il vicepremier, ma solo una fredda fine dell’inverno e un tiepido inizio della primavera.

Oggi il sopralluogo sui terreni dell’Ardima Srl

Mentre Luigi Di Maio cercherà di smacchiare le ombre dal proprio passato da operaio, oggi è in arrivo un’altra tappa importante per quel che riguarda le indagini su suo padre Antonio. A Mariglianella, piccolo comune in provincia di Napoli, Di Maio senior dovrà aprire i cancelli dei terreni di sua proprietà su cui sarebbero stati costruiti alcuni immobili mai censiti. A quell’indirizzo c’era la sede dell’Ardima Srl e gli inquirenti stanno indagando per abuso edilizio.

 

(foto di copertina: Archivio Ansa)

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