Zaia furioso contro gli Spritz incontrollati: «Torneremo a chiuderci in casa con il silicone»

Hanno fatto, come al solito in questo periodo, il giro dei social network le immagini degli assembramenti che, nelle ultime 24 ore, si sono creati in diverse città del Veneto, da Padova a Belluno, passando per Treviso. Spritz e situazioni fuori controllo, con video su Instagram di persone che iniziano a far festa – giovani soprattutto – non rispettando le distanze di sicurezza e togliendosi le mascherine. Una situazione che ha infastidito non poco il governatore della regione Luca Zaia, che è intervenuto per riportare l’ordine nel suo territorio.

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Luca Zaia sbotta contro la movida e gli assembramenti in Veneto

«In 10 giorni – ha detto Zaia – io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa col silicone». Il governatore leghista ha prima elogiato i comportamenti tenuti dai giovani veneti nel corso del lockdown. Poi, però, ha ricordato che al momento non si possa abbassare la guardia, perché altrimenti l’unica situazione praticabile resta quella del ritorno alle chiusure.

Con la fase 2 iniziata il 18 maggio con la riapertura di negozi e attività commerciali, a Padova, a Treviso, a Belluno, ma anche a Venezia (soprattutto a Campo Santa Margherita) ci sono stati dei fenomeni incontrollati che hanno causato assembramenti e messo a rischio la salute pubblica. Luca Zaia, fino a questo momento, ha saputo gestire con severità e con efficacia la situazione in Veneto. Tuttavia, di fronte alle intemperanze, è dovuto intervenire in maniera decisa.

Come avevano fatto, nei giorni scorsi, sia il sindaco di Milano Beppe Sala dopo le foto degli assembramenti sui Navigli e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che aveva evidenziato un sovraffollamento nelle strade della città alta domenica pomeriggio. Insomma, situazioni da gestire con le pinze e che vanno affrontate seguendo le indicazioni del comitato tecnico-scientifico che suggerisce nuove restrizioni in caso di diffusione incontrollata dell’epidemia.

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