Luca Traini: «Volevo sparare ai neri che spacciano droga. Non sono pentito»

06/02/2018 di Redazione

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia Luca Traini, in carcere per aver sparato contro sei migranti sabato scorso a Macerata, si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip. In seguito però, assistito dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, ha parlato davanti al pm confermando le sue precedenti dichiarazioni.

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«Il mio obiettivo erano i neri che spacciano droga a Macerata», ha spiegato Traini. Nessun legame sentimentale con Pamela Mastropietro, come già noi avevamo riportato, ma a scatenare la rabbia dell’uomo è stata la notizia che la ragazza romana è stata fatta a pezzi dagli immigrati-spacciatori. «E’ stato questo il motivo scatenante del suo gesto – ha confermato Giancarlo Giulianelli, difensore di Traini -, il desiderio di opporsi a questo». L’intenzione di Traini era di colpire solo gli uomini di colore non le donne. «Per il ferimento della donna – ha aggiunto il legale Giulianelli – ha chiesto scusa. Come pure gli spari verso la pasticceria sono stati, chiamiamoli un incidente di percorso». Durante l’interrogatorio Traini, accusato di strage e di tentato omicidio plurimo – reato assorbito dal primo – ha detto ai magistrati di non sentirsi pentito di quanto ha fatto. Il 28enne ha risposto alle domande serenamente. Il gip ha convalidato il fermo.

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