Luca Marsella e il tweet dopo lo sgombero degli Spada a Ostia
09/10/2018 di Redazione
Oggi è stata sgomberata una casa popolare occupata da membri del clan Spada a Ostia. Ad annunciarlo è statta la sindaca di Roma, Virginia Raggi, via Twitter: «Questa mattina abbiamo sgomberato un’altra casa popolare a Ostia. Vi vivevano la compagna e i figli di Silvano Spada, mentre quest’ultimo è attualmente agli arresti in carcere. In sua assenza, i familiari hanno continuato indisturbati a occupare l’abitazione. Insieme alla Polizia Locale non daremo tregua a chi vive nell’illegalità. Andiamo avanti con determinazione e coraggio». Lo sgombero di oggi segue quello di giovedì scorso, sempre a Ostia, quando fu sgomberato l’alloggio di Vincenzio Spada, fratello del boss Carmine. Mentre tutti si complimentano per l’azione che porta un ripristino della legalità nel decimo municipio Luca Marsella, consigliere di CasaPound sul litorale romano, twitta questo: «Ad Ostia c’è un’ex colonia occupata abusivamente da 20 anni da centinaia di immigrati che spacciano droga ad ogni ora del giorno. Sindaca Raggi perché lì non si interviene?»
Ad #Ostia c’è un’ex colonia OCCUPATA ABUSIVAMENTE da 20 anni da CENTINAIA DI IMMIGRATI che spacciano droga ad ogni ora del giorno. Sindaca #Raggi perché lì non si interviene?
— Luca Marsella 🇮🇹 (@MarsellaLuca) 9 ottobre 2018
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Ricordiamo tutti l’endorsement degli Spada per CasaPound a Ostia. E anche le polemiche su Marsella, che correva per il decimo municipio, durante l’aggressione di Roberto Spada a danni di due inviati di Nemo sul litorale romano. Davanti alla richiesta di una giornalista di Piazzapulita, che per esempio lo invitava a prendere le distanze dall’aggressione, rispose così: «Non un bel gesto».
Ricordiamo inoltre le diverse polemiche per la presenza di Spada ad una festa per bambini organizzata da CasaPound e dalla sua palestra in piazza 18 mesi prima dell’episodio di Nemo. Da allora CasaPound ha rinnegato ogni endorsement elettorale da parte del clan locale. Ha ribadito come Roberto Spada non sia un loro iscritto. Ha provato a prendere le distanze, non in modo netto però. Ecco perché il tweet di oggi stona rispetto a quello di tutti gli altri esponenti locali che si complimentano sullo sgombero fatto.