Londra dice addio a Uber: «Non rispetta le norme di sicurezza»

Niente più Uber per i londinesi: l’autorità comunale della capitale ha riscontrato delle importanti violazioni dei termini di sicurezza dei passeggeri e per questo non ha rinnovato la licenza all’azienda statunitense, che però ha gia annunciato che farà appello.

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Fino a quando l’appello presentato da Uber non verrà esaminato, sarà ancora possibile usufruire del servizio a Londra. Tra la capitale britannica e l’applicazione statunitense non corre buon sangue già da un po’: la Transport For London infatti aveva già sospeso il servizio di taxi online ben due volte nel 2017, concedendo poi due proroghe. Uber nei 15 mesi successivi non avrebbe apportato le modifiche richieste dopo la segnalazione dell’autorità di violazioni in termini di sicurezza per i passeggeri. Non solo, erano state criticate anche le poche tutele nei confronti degli autisti registrati, che nella città di Londra arrivano a circa 45mila persone. La compagnia californiana era stata “osservata speciale” in quel lasso di tempo, periodo nel quale i magistrati londinesi avevano richiesto rapporti indipendenti di sicurezza ogni sei mesi.

Allo scadere della seconda proroga però è arrivata la decisione di non rinnovare la licenza. Ad essere «inaccettabili» per l’Autorità è il fatto che «Uber abbia permesso ai passeggeri di viaggiare su veicoli che erano potenzialmente senza patente e non assicurati» ha spiegato la direttrice della sezione licenze e regolazione Helen Chapman. Grazie alle ultime modifiche apportate all’applicazione infatti, secondo quanto contestato, sarebbe stato possibile anche per persone prive di autorizzazione poter trasportare i passeggeri che utilizzano il servizio. Uber non resterà a guardare: il tempo per formalizzare l’appello, già annunciato, contro la decisione definita ««incredibile e sbagliata» è di 21 giorni.

 

(Credits immagine di copertina: Pixabay License)

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