Attilio Fontana dice che non si sta pensando a un lockdown in Lombardia

Ma sostiene che l'aumento dei contagi sia colpa di comportamenti scorretti

15/10/2020 di Enzo Boldi

Gli ultimi dati della Lombardia, in particolare modo di Milano, hanno segnato un netto peggioramento della curva dei contagi. Nelle prossime ore i vertici della Regione, insieme alla task force locale nata per fronteggiare l’emergenza sanitaria fin dal mese di marzo, dovranno decidere se prendere ulteriori misure restrittive (oltre a quelle del dpcm in vigore) o valutare l’evoluzione della situazione nelle prossime ore. Ma, per il momento, sembra esclusa l’ipotesi del lockdown in Lombardia.

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A dirlo è il Presidente della Regione Attilio Fontana ai microfoni di SkyTg24, spiegando come sia vero che l’aumento del numero dei contagi sia salito di pari passo alla crescita dei tamponi effettuati, ma che la percentuale tra casi testati e positività è in una costante e preoccupante crescita. Il motivo? Secondo il Presidente della Regione Lombardia, ci sono stati dei comportamenti sbagliati da parte dei cittadini.

Lockdown in Lombardia, Fontana lo esclude

«Siamo arrivati a un punto – ha aggiunto – in cui non possiamo più permetterci di fare quello che vogliamo e di mantenere quei comportamenti che questa estate purtroppo hanno fatto ritornare la vita ad essere più o meno normale. Non possiamo e non dobbiamo farlo». E sul caso Milano: «Purtroppo si confermano le preoccupazioni che derivano da comportamenti scorretti, il fatto che il 65% dei nuovi contagiati ha un’età che va dai 19 ai 49 anni dimostra che è un’età giovane che si è un po’ lasciata prendere la mano in queste ultime settimane e che quindi adesso ci fa un po’ preoccupare».

I comportamenti scorretti e le eventuali chiusure

Ma questo non vuol dire che si stia pensando a un lockdown in Lombardia (o a Milano): «Non siamo arrivati a quel punto. Stiamo semplicemente facendo delle valutazioni per capire quali sono i numeri, qual è l’evoluzione del virus, se ci sono delle curve che si impennano o che riusciamo a controllare, ma noi per il momento siamo sulla linea già tracciata la settimana scorsa, cioè quella di evitare gli assembramenti, di indossare sempre la mascherina anche all’aperto e di lavare spesso le mani. Quelle regole minime che possano essere sufficienti».

(foto di copertina: da SkyTg24)

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