Emergenza Covid anche in Canada, Toronto in lockdown

La provincia dell'Ontario, che ha superato i 100mila contagi totali ha deciso di chiudere la capitale e la vicina Peel Region per cercare di fermare l'aumento dei casi

21/11/2020 di Redazione

L’emergenza Covid 19 cresce anche in Canada e scatta il lockdown a Toronto. Dopo giorni di casi in costante aumento e appelli a ripetizione del primo ministro Justin Trudeau, infatti la provincia dell’Ontario ha deciso un’ulteriore giro di vita chiudendo nuovamente la capitale e la vicina Peel Region, dove dall’inizio di novembre si registra una media di circa 450-500 casi al giorno.

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Il lockdown a Toronto e l’appello di Trudeau

Il lockdown a Toronto arriva nel giorno in cui la provincia dell’Ontario supera i 100 mila positivi dall’inizio della pandemia, con una media giornaliera nell’ultima settimana di 1.373 casi. Una situazione che continua a peggiorare dall’inizio di novembre, quando in tutto il Canada i casi hanno iniziato ad aumentare esponenzialmente, obbligando le Province, a cui spetta la gestione della Sanità, a correre ai ripari. E così nonostante la riluttanza del governo conservatore che guida la provincia, da lunedì Toronto e la Peel Region saranno in lockdown per almeno 28 giorni. Questo significa la chiusura di parrucchieri, saloni di bellezza e palestre, la limitazione all’asporto e alla consegna a domicilio per i ristoranti, la limitazione alla consegna della merce al di fuori dei negozi e al 50 per cento della capienza per i supermercati. Aperte invece le scuole e gli asili nido, con licei e università che invece proseguono con la didattica a distanza. Una decisione arrivata nel giorno dell’ennesimo appello del primo ministro Justin Trudeau a cittadini e province e territori a fare il possibile per contenere il virus ed evitare che la situazione, già al limite, precipiti. Una preoccupazione condivisa anche dal famoso infettivologo americano Antohny Fauci che in questi giorni ha ammesso che anche il Canada ha “preso una brutta strada”.

Il lockdown a Toronto e la situazione nel resto del Paese

Il lockdown a Toronto non arriva come una sorpresa, visto il peggioramento dei dati della Provincia dell’Ontario dall’inizio di novembre, con le ultime previsioni che parlavano della possibilità di 6-7mila casi al giorno a metà dicembre in caso di mancato intervento. Numeri importanti per una provincia con 14 milioni e mezzo di abitanti, tre dei quali solo a Toronto, che diventano sei e mezzo se si considerano la Peel e la York Region che circondano la città. Toronto e l’Ontario però sono solo una parte del problema del Canada, che dall’inizio della pandemia ha fatto registrare 320mila contagiati con oltre 52mila casi attivi al momento e 11.324 morti. Numeri destinati a peggiorare di molto nelle prossime settimane secondo i modelli presentati dal primo ministro Trudeau e dalla Chief Public Health Officer, Theresa Tam, potrebbero toccare quota 60mila positivi al giorno per la fine dell’anno senza interventi urgenti e decisi.

Tra le zone più colpite del Paese, oltre all’Ontario, anche la provincia francofona del Quebec, al primo posto per contagi (129.699) e morti (6.774) e le province delle praterie, con il Manitoba che con i suoi 12.919 contagiati totali e 207 morti ha in proporzione la percentuale più alta di positivi, è la zona che preoccupa di più ed è in lockdown dalla scorsa settimana. E se le province atlantiche che hanno di fatto chiuso i loro confini al resto del Paese a primavera sembrano giovare della decisione, British Columbia e Saskatchewan hanno introdotto nei giorni scorsi l’obbligo di indossare la mascherina all’esterno, mentre anche il Nunavut ha deciso per deu settimane di lockdown dopo la comparsa dei primi casi di Covid.

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