È stata svelata l’identità del leader di LockBit
Sul portale che era stato oscurato dalle autorità degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'Australia è comparsa addirittura una locandina con il nome e il cognome del ricercato numero uno. Una scelta da film americano
08/05/2024 di Gianmichele Laino
Aveva fatto scalpore, qualche settimana fa, l’azione coordinata di NCA, FBI, Europol e altre agenzie di polizia internazionali, che avevano oscurato il portale di LockBit sul darkweb. Una operazione che aveva portato diversi osservatori a comprendere quanto sia stata penetrante l’azione del gruppo di cybercriminali che ha messo a ferro e fuoco l’intero ecosistema digitale occidentale, conducendo attacchi ransomware sempre dall’elevatissimo tasso di pericolosità e dalle conseguenze (anche economiche) devastanti. Una volta preso il pieno controllo della landing page di Lockbit, la scelta delle autorità è stata quella di diffondere il volto e il nome della persona che, attualmente, viene ritenuta il numero uno di Lockbit, Dmitry Yuryevich Khoroshev.
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LockbitSupp, svelato il nome e il volto del leader del gruppo hacker
Una scelta d’impatto, una soluzione che sembra venir fuori direttamente da un film di spionaggio americano, un’azione propagandistica che ha sicuramente fatto scalpore a livello internazionale. L’esposizione del leader del gruppo hacker – perché le autorità, in ogni caso, restano convinte che non possa aver agito da solo in tutti questi anni – ha permesso agli esperti di settore di tracciare un profilo del soggetto.
Si tratta di un cittadino russo di 31 anni, che – a questo punto – si sarebbe reso responsabile di almeno 2500 azioni criminali che avrebbero fruttato 500 milioni di dollari almeno (a patto che tutte le trattative per prendere nuovamente possesso delle infrastrutture digitali proprietarie siano state effettivamente rese note). Dmitry Yuryevich Khoroshev, al momento, risulta incriminato da tutte le autorità giudiziarie che hanno condotto l’operazione.
«L’azione di oggi riafferma il nostro impegno a smantellare l’ecosistema del ransomware e a smascherare coloro che cercano di condurre questi attacchi contro gli Stati Uniti, le nostre infrastrutture critiche e i nostri cittadini – ha detto il Sottosegretario al Tesoro per il terrorismo e l’intelligence finanziaria Brian E. Nelson, spiegando la scelta di divulgare nome e volto del cittadino russo incriminato -. Gli Stati Uniti, in stretto coordinamento con i nostri partner britannici e australiani, continueranno a ritenere responsabili le persone che hanno portato avanti queste attività distruttive e minacciose».