La fine dei giochi per i cyber-criminali di LockBit

L'Operazione Cronos che ha coinvolto NCA, FBI, Europol e altre agenzie di polizia internazionali ha bloccato le attività ransomware

24/02/2024 di Redazione Giornalettismo

Un durissimo colpo è stato inferto, questa notte, ai criminali informatici. Una cooperazione tra NCA britannica, FBI, Europol e una task force delle forze dell’ordine internazionali, ha portato a quella che sembra essere la fine di LockBit. L’intera infrastruttura della cyber-gang che si è resa protagonista di migliaia di attacchi ransomware nel corso degli ultimi anni, è ora nelle mani della National Crime Agency del Regno Uniti che ha comunicato non solo il congelamento di tutti i domini .Onion legati al gruppo, ma anche l’arresto di due persone affiliate alla banda.

LockBit è stata fermata da un’operazione internazionale

Un evento che può mettere la parola fine alla storia del gruppo di criminali informatici tra i più longevi della storia recente? Le forze dell’ordine hanno arresto due persone tra Polonia e Ucraina, mentre altri capi d’accusa sono stati mossi dagli Stati Uniti (attraverso il lavoro di FBI) nei confronti di altri due soggetti di origine russa. Non è chiaro se si tratti dei vertici di questa organizzazione, ma il blocco di 200 crypto Wallet che contenevano gli incassi dei “ricatti” dopo i data breach rappresenta sicuramente un importante scossone.

Anche perché LockBit, attraverso il loro software malevolo LockBit 3.0, ha colpito indiscriminatamente in tutto il mondo. L’Italia ne sa qualcosa: era l’8 dicembre del 2023 quando un attacco ransomware contro i data center di Westpole a Milano e Roma paralizzò per alcuni giorni anche tutti i servizi collegato a PA Digitale. E in passato, la stessa cyber-gang tentò di colpire l’Agenzia delle Entrate, fallendo il bersaglio. Dopo i timori iniziali, infatti, vennero pubblicati i dati esfiltrati: si trattava di un ente terzo.

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