Locatelli: «Anche su Alzano e Nembro abbiamo fatto segnalazioni tempestive al decisore politico»
11/06/2020 di Gianmichele Laino
Franco Locatelli, membro del comitato tecnico scientifico che ha aiutato il governo a gestire l’emergenza coronavirus e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, lo chiama genericamente ‘decisore politico’, senza addentrarsi su eventuali responsabilità di Regione Lombardia o del governo italiano. Ma sull’istituzione delle zone rosse nei comuni della Bergamasca di Alzano e Nembro è stato piuttosto chiaro e ha affermato che il comitato, analizzando la diffusione del contagio nei primi giorni di casi conclamati, aveva avvertito le autorità competenti.
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Locatelli su Alzano e Nembro, il comportamento del comitato tecnico-scientifico
«Noi abbiamo posto l’attenzione sulle aree in cui si registrava il maggior numero di casi e sono state fatte, con una tempi stringenti e senza indugi, tutte le analisi che hanno permesso al decisore politico di fare le scelte del caso» – è questa la sintesi del pensiero del presidente del Consiglio Superiore di Sanità che è intervenuto ad Agorà sul caso specifico di Alzano e Nembro, questione presa in esame dalla procura di Bergamo che, nella giornata di ieri, ha chiesto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Luciana Lamorgese di intervenire come persone informate sui fatti con una convocazione in procura.
Zona rossa tra Alzano e Nembro, andava istituita? “Noi davamo indicazioni sull’andamento dell’epidemia. Ma da lì a pochissimo è stato deciso di chiudere tutto il Paese perché c’erano focolai multipli” Franco Locatelli presidente Consiglio Superiore di Sanità#agorarai pic.twitter.com/pt6bqPj0PZ
— Agorà (@agorarai) June 11, 2020
«Noi – ha proseguito Locatelli su Alzano e Nembro – davamo indicazioni sull’andamento dell’epidemia. Ma da lì a pochissimo è stato deciso di chiudere tutto il Paese perché c’erano focolai multipli». Insomma, le informazioni erano state comunicate a chi di competenza. La Regione avrebbe potuto istituire una zona rossa, anche il governo l’avrebbe potuta imporre. Tuttavia, in quest’ultimo caso, si rilevò – come effettivamente avvenuto qualche giorno dopo – che l’intera Regione Lombardia potesse avere un problema diffuso di contagio. E da questa riflessione scaturì successivamente la riflessione di rendere zona rossa l’intera regione, al di là dei casi dei singoli comuni.