In Commissione Cultura Mollicone (FdI) parla dell’Uomo di Vitruvio e Sgarbi lo insulta: «Capra, sei un fascistello» | VIDEO
03/10/2019 di Enzo Boldi
Una scena in diretta Tv – durante l’audizione di Dario Franceschini davanti alla Commissione Cultura a Montecitorio – fatta di accuse e insulti. I protagonisti di questo ‘spettacolo’ sono stati Vittorio Sgarbi e Federico Mollicone (deputato di Fratelli d’Italia) che, parlando dell’Uomo Vitruviano – opera del genio di Leonardo Da Vinci prestata dall’Italia alla Francia per farla esporre al Louvre dal prossimo 24 ottobre – sono passati dalle parole alle parolacce nel giro di poco tempo. La situazione si è ben presto scaldata e la lite Mollicone Sgarbi ha preso immediatamente una brutta piega.
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Il deputato di Fratelli d’Italia, intervenendo dopo l’audizione del ministro della Cultura Dario Franceschini, stava esprimendo la sua contrarietà al prestito dell’opera di Leonardo da Vinci alla Francia per l’esposizione al museo del Louvre. Le parole di Federico Mollicone sono state, però, interrotte da un furente Vittorio Sgarbi che, non inquadrato, ha iniziato a criticare e insultare chi stava parlando, con i soliti modi e i soliti epiteti.
Lite Mollicone Sgarbi sull’Uomo Vitruviano
«Sei incompetente, taci capra, non capisci niente»: inizia così la lite Mollicone Sgarbi, con il critico d’arte e sindaco di Sutri che ha iniziato a inveire contro il deputato di Fratelli d’Italia. La diretta video si interrompe e qualche istante dopo la seduta viene sospesa perché i toni erano diventati troppo esasperati. Ma la discussione è andata avanti con Mollicone che ha detto a Sgarbi di rilassarsi e il critico d’arte ha replicato: «Sei un picchiatore fascista. Picchia tua madre, fascistello».
La pace a fine serata
La lite Mollicone Sgarbi si è ricomposta in serata con il deputato di Fratelli d’Italia che ha dichiarato di essersi chiarito con il ‘rivale’ e con il critico d’arte che ha spiegato come abbiano fatto pace pochi minuti dopo la sfuriata durante la Commissione cultura alla Camera.
(foto di copertina: da video WebTv della Camera dei deputati)