La Lira turca trascina la Borsa di Milano, rendendola la peggiore d’Europa

10/08/2018 di Redazione

La Lira turca crolla e tutti i mercati europei tremano. Il valore della moneta in Turchia è sceso dal suo 30 per cento di inizio anno al 7 per cento.

Oggi è al minimo storico nei confronti del dollaro Usa: 5,4364. Se la Turchia non avvierà un piano di riforme economiche che renda credibile il Paese a livello internazionale si rischia il collasso. Non solo: la scelta del presidente Recep Tayyip Erdogan di nominare il suo genero Berat Albayrak come nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze non è piaciuta agli investitori internazionali.

La Borsa turca ha perso l’8,8%. Nel pomeriggio la Borsa di Milano ha perso oltre il 3%, risultando la peggiore d’Europa. A pesare anche un report del Financial Times che riporta le preoccupazioni della Bce per le banche dell’Eurozona.
Sul quotidiano statunitense figurano gli enti Unicredit, Bnp Paribas e Bbva. «Ci sono diverse campagne in corso, non prestate loro alcuna attenzione», ha detto Erdogan secondo l’agenzia di stampa statale Anadolu, citata da Bloomberg. «Non dimenticate questo: se loro hanno i dollari, noi abbiamo la nostra gente, il nostro diritto, il nostro Allah». La borsa di Milano ha risentito della crisi turca diventando, per questa giornata, la peggiore d’Europa. Il Ftse Mib ha chiuso l’ultima seduta settimanale con un tonfo del 2,51% a quota 21.090 punti; All Share -2,41%. Unicredit è stato il titolo maggiormente bersagliato dalle vendite a causa della sua maggiore esposizione verso il mercato turco, dove possiede l’istituto Yapi Kredi.

(foto Ansa)

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