C’è una petizione per chiedere a La7 di togliere a Lilli Gruber la conduzione di ‘Otto e Mezzo’

Online, ormai, si trova di tutto. Soprattutto quando si va a scavare nel reparto petizioni. Una delle ultime, che sta richiamando su di sé un discreto megafono mediatico (seppur non supportato dal numero delle adesioni) riguarda Lilli Gruber. Su Change.org, infatti, è stata aperta una raccolta firme per chiedere a La7 di sollevare la giornalista dal suo ruolo di conduttrice di ‘Otto e Mezzo’, la trasmissione quotidiana che apre il prime-time del canale televisivo di proprietà di Urbano Cairo.

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La petizione online contro Lilli Gruber è stata lanciata una settimana fa e a breve (al momento in cui si sta scrivendo questo articolo siamo a quota 3920 adesioni) potrebbe raggiungere le 4mila firme. Un risultato non di grande rilievo paragonandolo alle altre raccolte pubblicate su Change.org, ma che offre comunque numeri non indifferenti. Il tutto è stato lanciato dal Movimento Roosevelt di Gioele Magaldi.

Perché viene attaccata Lilli Gruber?

«Lilli Gruber non sembra essere in grado di fare il mestiere della giornalista in maniera obiettiva ed equanime – si legge nel primo paragrafo del testo con cui è stata lanciata la petizione una settimana fa -. Il suo stile di giornalismo, giudicato fazioso e strumentale all’agenda politico-finanziaria neoliberista, offende troppe persone per poter continuare ad avere uno spazio importante come quello di Otto e Mezzo».

Il body shaming e l’accusa di massoneria

E nelle motivazioni si fa riferimento, tra gli ultimi episodi, a quel commento sulla silhouette dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite di una delle recenti puntate di Otto e Mezzo. Si tira in ballo, dunque, il body-shaming nei confronti del leader della Lega lanciando interrogativi da accusa: «Lilli Gruber è davvero strumentale ad alcuni poteri antidemocratici?». Insomma, si fa riferimento a un contatto massonico della giornalista. E per questo motivo si chiede la sua rimozione dalla conduzione della storica trasmissione in onda su La7.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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