Lo Squid Game con cui Musk annuncia chi è licenziato e chi no da Twitter

Il destino dei dipendenti è tutto in una mail: se verrà ricevuta sul loro indirizzo aziendale, sono salvi; se verrà ricevuta sul loro indirizzo privato, sono licenziati

04/11/2022 di Redazione

Abbiamo più volte analizzato, su queste pagine, come il licenziamento via mail o attraverso altri servizi di messaggistica (da quelli “privati” come WhatsApp o Telegram, a quelli “aziendali” come Teams) fosse una pratica davvero terribile. Ma adesso Elon Musk ci ha insegnato che al peggio non c’è mai fine. E ci informa che si può essere licenziati, di fatto, sulla base dell’arrivo di una notifica. Cosa significa? Cerchiamo di capirlo a partire dal testo della mail che Musk ha fatto inviare ai suoi dipendenti, dopo aver annunciato l’intenzione di tagliare 3700 posti di lavoro in azienda entro venerdì 4 novembre.

LEGGI ANCHE > Elon Musk sarebbe intenzionato a tagliare circa 3700 posti di lavoro di Twitter

Licenziamenti Elon Musk attraverso una notifica via mail

Will Oremus, giornalista del Washington Post (quotidiano che ha dimostrato di avere una significativa familiarità sui retroscena che hanno caratterizzato la trattativa dell’acquisizione di Twitter prima e i processi che stanno avvenendo dopo il cambio di proprietà poi), ha mostrato il testo della mail che le risorse umane del social network hanno inviato ai dipendenti. In questa mail si specifica la modalità di comunicazione dell’eventuale licenziamento: se il dipendente riceverà una mail dall’ufficio risorse umane di Twitter sulla sua mail aziendale, allora continuerà ad avere un ruolo in società; se, al contrario, il dipendente riceverà questa comunicazione sull’indirizzo mail privato, allora significa che è stato licenziato.

La comunicazione verrà inviata entro le 17 di oggi (ora locale) e la mail che l’annuncia ha comunicato anche una chiusura straordinaria degli uffici per il 4 novembre, specificando che i dipendenti non dovranno recarsi al lavoro e, se dovessero trovarsi già per strada al momento della ricezione della mail, dovranno rientrare a casa. Insomma, Musk non sembra voler problemi e non sembra voler incontrare personalmente le persone che sono state licenziate. Tra l’altro, la mail inviata non viene firmata da nessuno dei responsabili di Twitter (men che meno dallo stesso Elon Musk) e si rivolge a un generico “team”, senza alcuna differenza tra collaboratori o dipendenti a tempo indeterminato.

Quindi, i lavoratori di Twitter – paradossalmente – scopriranno se sono o meno licenziati a partire da una notifica: se questa arriva sul provider di posta aziendale possono tirare un sospiro di sollievo. In caso contrario, le uniche notifiche di cui dovranno preoccuparsi da oggi in poi saranno quelle di LinkedIn. Una sorta di Squid Game, amara involuzione del capitalismo digitale.

Share this article
TAGS