Libero dice che il maggio freddo smentisce il riscaldamento del pianeta denunciato da Greta

C’era da aspettarselo in questo inizio di maggio freddissimo, che ha fatto abbassare le temperature in tutta la penisola e che ha provocato fenomeni meteorologici insoliti per la stagione lungo tutto lo stivale e – lo possiamo dire guardando anche un po’ fuori dalla nostra finestra – in tutta Europa. Libero fa confusione ancora una volta tra clima e meteo e riporta, addirittura con un titolone in prima pagina, la teoria che questo freddo di inizio maggio possa smentire in qualche modo le funeste previsioni sul riscaldamento globale contro cui vengono portate avanti le battaglie di Greta Thunberg.

Libero dice che il maggio freddo smentisce ‘Gretina’

Il quotidiano non risparmia, ancora una volta, il fastidioso nomignolo di Gretina alla sedicenne svedese e sostiene che «la profezia apocalittica della sedicenne svedese Greta Thunberg non sta in piedi». Il tutto a causa della neve che sta battendo in queste ore gli appennini centro-meridionali (anche a quote collinari), delle piogge torrenziali che hanno interessato le regioni del nord in questo primo week-end di maggio, del crollo delle temperature che hanno portato le minime ben al di sotto della media del periodo.

Il maltempo di maggio è solo l’ennesima prova dei cambiamenti climatici

Basta questo per smentire il riscaldamento globale? No, anzi. Semmai è l’ennesima prova di come i cambiamenti climatici siano un problema serissimo, che andrebbe affrontato in maniera organica nel corso della campagna elettorale per le elezioni europee. Dappertutto, l’ultimo caso in Gran Bretagna, si dichiara l’emergenza climatica. Da noi, resta solo il movimento Europa Verde e qualche altro partito che ha nell’ecologia uno dei suoi valori fondamentali a mettere i cambiamenti climatici all’ordine del giorno.

Proprio grazie ai candidati green, infatti, in queste ultime ore è stata fatta una campagna piuttosto seria sui social network per sottolineare come questo tempo metorologico pazzo di inizio maggio altro non sia che l’ennesima riprova di come la terra si stia ribellando alle nostre negligenze.

E se è comprensibile la voglia di esorcizzare il disastro climatico, allontanandolo il più possibile e consolandosi con i capricci del tempo, l’approccio scientifico al problema suggerirebbe di guardare a questo strano inizio del mese di maggio con preoccupazione. I fenomeni estremi – sia freddi, sia caldi – sono sempre sintomo del cambiamento climatico. Negarlo prendendo in giro una ragazzina di 16 anni che ha deciso di fare della battaglia per la Terra la sua battaglia sembra davvero un accanimento immotivato.

(Credit Image: © Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire)

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