Nella chat della Lega nessuno si fa avanti, l’ira di Salvini per il bonus Covid

Il leader sostiene che questa vicenda potrebbe rappresentare un colpo durissimo

10/08/2020 di Redazione

Pare che, dopo la notizia data da Repubblica sul fatto che tre dei cinque deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus coronavirus per le partite iva e per i lavoratori autonomi fossero della Lega, nella chat dei deputati del Carroccio sia partita la richiesta di farsi avanti per autodenunciarsi. «A seguito della notizia emersa – sarebbe questo il messaggio inviato – in queste ore in merito al bonus da 600 euro percepito da 5 deputati, vi chiediamo di verificare se per un disguido i vostri commercialisti ne abbiano fatto richiesta e conseguentemente vi siano stati accreditati».

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Lega bonus Covid, la chat che cerca di offrire la soluzione commercialista

Un messaggio che non riceve risposte per oltre due ore, facendo spazientire i vertici della Lega, compreso Matteo Salvini. Anche perché, stando al testo del messaggio, sarebbe stata servita anche la strategia da utilizzare per difendersi e per dare conto delle proprie azioni: scaricare tutte le colpe sui propri commercialisti e dire sempre, come spesso accade in questi casi, di aver ottenuto il bonus «a propria insaputa». Il salvacondotto che ha permesso a diversi politici di mettere in calcio d’angolo il pallone quando il gioco si faceva complicato.

Lega bonus covid, l’ira di Matteo Salvini

Matteo Salvini è una furia. Si era esposto in prima persona in mattinata, quando la notizia era uscita senza i nomi dei partiti coinvolti. Aveva parlato di dimissioni e di sospensioni in maniera alternata. Due misure ben diverse, che tuttavia sono soluzioni da attribuirgli prima del disvelamento dell’identità dei partiti che hanno usufruito del bonus Covid.

Ma il vero problema, Salvini lo vede per il proprio partito. I sondaggi non sono rosei in questo periodo, si sa e lo si evince giorno dopo giorno. Un colpo così d’impatto sull’opinione pubblica potrebbe assestare un vero e proprio ko tecnico alla Lega, alla vigilia delle elezioni regionali. Sarà la rilevazione della prossima settimana a indicarci quanto lo scandalo dei bonus coronavirus richiesti da tre deputati della Lega avrà inciso sulla reputazione del Carroccio tra gli elettori.

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