Per Laura Castelli sulle mascherine introvabili il problema è che «gli italiani le vogliono personalizzate»

Barbara D’Urso, che sempre più spesso ospita figure politiche e istituzionali all’interno delle sue trasmissioni, ha sempre condotto le interviste in maniera ‘posata’. Ma quando il viceministro dell’Economia Laura Castelli ha detto che il problema della carenza delle mascherine in Italia è che i cittadini «le vogliono personalizzate» non ha resistito ed è sbottata: «Che c’entra questo?» – ha detto la conduttrice, supportata in questa sua domanda anche da Klaus Davi che, fino a quel momento, aveva posto il problema su quella che lui ritiene un’errata gestione commissariale riguardo ai dispositivi di protezione.

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Laura Castelli e le mascherine personalizzate degli italiani

Laura Castelli, viceministro dell’Economia in quota M5S, stava commentando le immagini sulla movida e il fatto che molte persone non indossassero le mascherine nei loro momenti di aggregazione: «È bene che si parli dell’attenzione all’interno di questa fase 2, soprattutto in una trasmissione come questa, in cui Barbara spesso pone l’accento su quali siano le regole da rispettare. Sulle mascherine, però, c’è da dire una cosa. Molte persone cercano la mascherina personalizzata e se la comprano in un altro posto».

L’eccezione sollevata da Klaus Davi sulla risposta della viceministra Laura Castelli

Giustamente, Klaus Davi ha sottolineato – mentre in sottofondo si percepiva quella che a tutti è sembrata una risata di Barbara D’Urso – che non si possono colpevolizzare i cittadini perché vogliono la mascherina alla moda. Il problema, ha detto l’opinionista, è che effettivamente si fa fatica a trovare le mascherine adatte e, soprattutto, quelle per cui il commissario straordinario del governo Domenico Arcuri aveva individuato un tetto massimo di spesa a 50 centesimi.

Poi Laura Castelli è atterrata su un altro argomento: «Io parlavo di produzione nazionale interna – ha affermato -. Noi abbiamo dato dei soldi alle aziende che hanno voluto convertire la propria attività e abbiamo messo insieme questo lavoro con l’esportazione dall’estero. Oggi, i numeri ci dicono che bisogna fare di più e che si deve fare di più». Ma questo suo secondo assunto non ha aggiunto nessuna spiegazione alla questione delle mascherine personalizzate.

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