L’appello di Obama: “Le protesta non basta, serve la politica”

Non si placano le proteste in un’America che si scopre ferita e arrabbiata. Dalla morte di George Floyd, le proteste si sono diffusi in tutte le città degli USA e lambito la Casa Bianca. Uno scenario che non ha lasciato indifferente l’ex Presidente Obama che si è appellato ai manifestanti.

Le proteste per l’ex presidente democratico rappresentano un punto di genuina e legittima frustrazione dopo decenni di mancati riforme del sistema di giustizia e di polizia negli USA: nella stragrande maggioranza dei casi sono state pacifiche, ma non sempre, e la violenza va sempre respinta.

Non si può, secondo Obama, chiedere etica e giustizia se non si agisce eticamente: “se vogliamo che il nostro sistema di giustizia, e l’intera America, sia più giusta ed etica, allora dobbiamo essere i prima a incarnare quel modello” argomenta l’ex presidente. Il secondo punto è che le proteste per Obama non devono rimanere fini a se stesse: il compito dell’attivismo è quello di puntare i fari sulle ingiustizie e le storture vissuti da una larga minoranza di cittadini, ma tutto ciò deve essere poi traslato in legge o in pratiche istituzionali per avere degli effetti reali. Per il leader democratico bisogna lottare per far sì che gli USA abbiano un presidente, un dipartimento di Giustizia una corte federale consapevole del ruolo corrosivo che il razzismo ha per tutta la società americana.

L’alternativa non è insomma tra “proteste” e politica: bisogna piuttosto operare in entrambe le direzioni: e per l’ex Presidente USA sarà fondamentale che dopo le proteste non si continui con il “business as usual” all’interno delle amministrazioni pubbliche. Obama loda infine l’attivismo delle nuove generazioni e l’impegno politico che i cittadini stanno dimostrando nonostante la pandemia un impegno che fa ben sperare per “il lungo viaggio verso una vita all’altezza dei nostri alti ideali”.

 

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