L’autopsia rivela che George Floyd è morto né per asfissia né per strangolamento. Ma la famiglia non ci crede

George Floyd non sarebbe morto né per asfissia né per strangolamento. È quanto rivelano i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo dell’afroamericano morto a Minneapolis dopo che un agente gli ha tenuto premuto un ginocchio sul collo per circa 9 minuti. «Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento», si legge nel referto medico. «Gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte».

LEGGI ANCHE –> La famiglia dell’afroamericano ucciso accuserà i quattro poliziotti di Minneapolis di omicidio

La famiglia di George Floyd: «Vogliamo autopsia indipendente»

La famiglia di George Floyd non ci sta. I parenti non credono alla versione del referto medico e chiedono un’autopsia indipendente: i genitori dell’afroamericano morto lo scorso 25 maggio dopo che un agente di polizia gli ha tenuto il ginocchio sulla gola per nove minuti, il tutto ripreso in un video, si è rivolta al medico legale Michael Baden perché conduca una seconda autopsia. «La famiglia non si fida di nulla che arriva dal dipartimento di polizia di Minneapolis», ha detto il legale Ben Crump. «La verità l’abbiamo già vista».

Scontri a Minneapolis e a Detroit per George Floyd: morto un 19enne

Continuano intanto i violenti scontri che sono scoppiati in seguito all’uccisione di George Floyd. Centinaia di persone si sono radunate davanti alla Casa Bianca chiedendo giustizia per l’afroamericano. Ci sono stati momenti di tensione, e le proteste hanno costretto la Casa Bianca al lockdown. A Minneapolis, città dove è avvenuta l’uccisione di Floyd, molti manifestanti si sono radunati nei pressi della caserma della polizia incendiata. A Detroit, in Michigan, un ragazzo di 19 anni è stato ucciso da spari provenienti da un Suv. I colpi erano indirizzati contro una folla di persone che stava manifestando per l’uccisione dell’afroamericano George Floyd. Il ragazzo è morto in ospedale.

 

Share this article