La piattaforma per il controllo del Green Pass nelle scuole

Per i docenti non sarà utilizzata l'applicazione Verifica C19 - quella che, finora, è stata utilizzata per il controllo della certificazione verde nei locali al chiuso (cinema, musei, ristoranti) -, ma un sito ad hoc creato da Sogei

06/09/2021 di Enzo Boldi

Questa mattina si sono riaperte le porte delle scuole per docenti e studenti delle scuole della Provincia Autonoma di Bolzano. Poi, da lunedì 13 settembre in poi, toccherà a tutte le altre Regioni. E proprio dal primo giorno della prossima settimana dovrebbe entrare in funzione la nuova piattaforma – elaborata da Sogei (Società Generale d’Informatica, controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) – per la verifica Green Pass a Scuola. Confermate, dunque, le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi.

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La data del 13 settembre è ancora ufficiosa: per l’ufficialità, infatti, bisognerà attendere la pubblicazione della norma in Gazzetta Ufficiale, come richiesto nelle scorse settimane da parte del Garante per la Privacy. Poi si partirà, seguendo tutti i crismi di legge. Ma com funziona questa piattaforma? Il meccanismo, di fatto, prevede alcune differenze rispetto a quello introdotto con l’app VerificaC19 – sempre creata da Sogei – e utilizzata dallo scorso 6 agosto per accedere agli spazi (al chiuso) di ristoranti, bar, pub (ma anche per andare al cinema, a teatro, al museo o partecipare a eventi sportivi e non).

Green Pass a scuola, la piattaforma per il controllo docenti

Ovviamente, come già accade per l’app VerificaC19, la piattaforma per il controllo del Green Pass a scuola prevede l’incrocio dei dati del Ministero della Salute su vaccinazione, tamponi e superamento della malattia. Perché questo, come noto, è il principio alla base della certificazione verde. La novità rispetto all’applicazione “gemella” già in uso da oltre un mese in tutta Italia, riguarda il controllo da parte del preside o di chi ne fa le veci (visto che la verifica potrà essere eseguita anche dalla segreteria o dal personale ausiliario): ogni mattina, sulla piattaforma (accessibile attraverso credenziali personali) saranno visualizzati i nominativi dei docenti assegnati a quel determinato istituto scolastico (e in turno). Al fianco di ogni nome, comparirà un pallino di differente colore: verde per chi è in possesso di una certificazione verde valida in tutta Europa, azzurro per chi ha un Green Pass valido solo in Italia e rosso per chi ne è privo (o è in possesso di una certificazione scaduta o non più valida).

Quell’elenco, dunque, sarà in possesso del preside di ogni scuola (o nelle mani di chi ha ricevuto l’incarico di eseguire questa verifica) che dovrà procedere seguendo queste indicazioni: parlare con il docente senza Green Pass e capire se si sia trattato di un ritardo nella comunicazione dei dati (quindi non per sua responsabilità) oppure accertare l’effettiva mancanza della certificazione e non farlo accedere all’interno dell’edificio scolastico e segnalare la sua assenza.

Capitolo assenze e mascherine al banco

Quei docenti senza Green Pass a scuola saranno, dunque, segnati come assenze. Perché, come spiegato anche dal Ministro Bianchi, nel sistema Sidi (Sito Informativo dell’Istruzione) è stato inserito un nuovo tipo di “giustificazione” per l’assenza: mancanza di Green Pass. Si tratta di un’assenza ingiustificata e alla quarta scatterà la sospensione dall’attività lavorativa (e senza stipendio).

Questi i principi cardine dell’app per il controllo del Green Pass a scuola dopo l’obbligo e l’estensione della certificazione verde. Tra le novità per l’inizio di questo nuovo anno scolastico, poi, c’è anche la possibilità di non indossare la mascherina quando si è seduti al banco (con distanziamento tra le sedute di almeno un metro, come da protocollo) se tutte le persone presenti all’interno dell’aula sono state vaccinate.

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