I no vax esultano per la rimozione dell’account Twitter di Bassetti (che non ha mai avuto un account Twitter)

Il medico del San Martino di Genova, infatti, aveva già informato di aver segnalato il falso profilo e di essere in possesso solo di un account Facebook e un account Instagram

03/09/2021 di Redazione

Un gol a porta vuota per i no-vax. Nelle ultime ore, come segnalato dal portale Bufale.net, nelle chat e nei gruppi frequentati da chi è contrario al vaccino, al green pass e a tutte le misure di contenimento del coronavirus che sono state prese dalle istituzioni con il supporto della comunità scientifica internazionale, si sta diffondendo una schermata che riporterebbe la sospensione dell’account Twitter di Matteo Bassetti. C’è solo un problema: non c’è mai stato un account Twitter Bassetti esistente.

LEGGI ANCHE > La bufala di Bassetti vaccinato tre volte

Account Twitter Bassetti: rimosso? No, mai esistito

Lo screenshot che circola nelle chat dei no-vax risale alla fine di agosto: era stato pubblicato dallo stesso Matteo Bassetti sulla propria pagina Facebook che, insieme a quella Instagram, è l’unica effettivamente verificata e gestita dal medico, spesso ospite in televisione nelle trasmissioni che parlano di coronavirus, dove esprime chiaramente il suo parere favorevole alla vaccinazione.

«Su mia richiesta – aveva scritto Bassetti su Facebook – è stato appena chiuso un profilo twitter aperto da sconosciuti a mio nome. Quel profilo Twitter non è mai stato mio e tutto quello che è stato twittato da quando esisteva non è stato scritto dal sottoscritto o da persone da me autorizzate. Provvederò anche a sporgere denuncia per appropriazione di identità. Ribadisco di non possedere e di non aver mai posseduto un profilo Twitter, ma unicamente due profili certificati Instagram e Facebook».

Dunque, era stato lo stesso Bassetti a chiedere a Twitter la rimozione del profilo. Quest’ultima, al contrario, non è affatto avvenuta a causa di segnalazioni dei no-vax o di altre violazioni delle policies e degli standard della community di Twitter. Il continuo distacco della realtà creato dai gruppi su Facebook o su Telegram (che sono a senso unico il più delle volte e senza un opportuno contraddittorio) porta a leggere qualsiasi notizia nell’ottica della “linea editoriale” che governa quello stesso gruppo.

Era successo già ieri, con manifestazioni di giubilo per il successo delle manifestazioni no-green pass presso le stazioni ferroviarie. Un giubilo totalmente ingiustificato, dal momento che le persone presenti ai sit-in erano davvero in numero ridotto (in alcune stazioni c’erano molti più rappresentanti delle forze dell’ordine e giornalisti che manifestanti). È il meccanismo che anima la disinformazione su questo argomento attraverso le chat e i gruppi privati: se c’è una indicazione a senso unico, quest’ultima diventerà automaticamente la verità dei fatti. Anche se la cronaca (e i dati reali) dice tutto il contrario.

Share this article