La manovra giallo-verde non ferma lo spread: il Btp/Bund vola a 270 punti

03/01/2019 di Redazione

La manovra giallo-verde sembra non essere sufficiente a dare fiducia agli investitori sulla tenuta dei conti pubblici italiani. È quanto emerge dall’andamento dello spread di queste ore. Il differenziale tra tasso dei Btp e Bund tedeschi è salito a quota 270 punti base, per la prima volta dal 18 dicembre scorso, circa dieci giorni prima del via libera definitivo alla legge di Bilancio in Parlamento. Il rendimento del decennale del Tesoro è cresciuto al 2,87%.

 

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(Immagine da Finanza-mercati.ilsole24ore.com. Dati delle 15.45 del 3 gennaio 2019)

 

Lo spread vola ancora nella prima seduta del 2019 senza Qe

Lo spread tra Btp e Bund è volato a quota 270 punti, nella prima seduta del 2019 senza Quantitative Easing (Qe), dopo aver chiuso ieri a quota 254 e dopo un’apertura di giornata in leggero rialzo a 256.

I numeri alti mantengono lo spread, come nei mesi scorsi, ancora al centro del dibattito politico. «Un governo che fa salire lo spread danneggia le banche», è quanto ha dichiarato in un’intervista a Repubblica l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, prendendo spunto dal commissariamento di Carige da parte della Bce. Secondo Padoan l’emergenza creditizia in Italia «era stata avvistata con sufficiente anticipo: il problema semmai è stata la difficoltà a risolverla immediatamente».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / LUCIANO DEL CASTILLO. Ultimo aggiornamento alle ore 16.00)

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