La conduttrice che si licenzia perché Canal+, dove lavora, difende chi le ha rivolto insulti razzisti

Le sue dimissioni sono arrivate in polemica con la decisione del gruppo di Vivendi di continuare a ospitare il polemista Éric Zemmour

01/09/2021 di Gianmichele Laino

Dobbiamo raccontarvi la storia di Hapsatou Sy, una conduttrice e opinionista di Canal+, emittente molto importante in Francia e ben radicata – grazie alle sue trasmissioni – nel panorama economico africano. Dobbiamo raccontarvela per farvi capire come, nel mondo dei mass media, quella che un tempo era diversità di posizione sta diventando semplicemente una incompatibilità di fondo, a causa della violenza verbale sempre maggiore con cui queste stesse posizioni si difendono. Hapsatou Sy ha rassegnato le proprie dimissioni e ha annunciato, con un lungo post sui social network, che non lavorerà per Canal+. L’azienda di comunicazioni francese, di proprietà di Vivendi, sta infatti continuando a ospitare e a sostenere il polemista Éric Zemmour, che in passato aveva avuto uno scontro proprio con la giornalista Hapsatou Sy.

LEGGI ANCHE > Alessandro Sallusti su Libero dice che il giornale è finito nella lista nera dei no-vax

Hapsatou Sy si dimette da Canal+ perché continua a tutelare chi ha usato frasi razziste contro di lei

Quest’ultima, tra le altre cose, aveva diffuso le immagini della discussione sul proprio profilo Instagram, dal momento che la televisione non le aveva mandate in onda: «C’era un alto rischio di condanna legale, ecco perché abbiamo fatto il nostro lavoro in modo responsabile, tagliando il filmato durante il montaggio» – aveva detto a suo tempo Stéphane Simon, il produttore dell’emittente Canal+. Nello scambio, Éric Zemmour aveva affermato che il nome della conduttrice (Hapsatou, appunto) era «un insulto alla Francia». Ovviamente, Hapsatou Sy ha evidenziato il sottotesto razzista delle parole del polemista.

L’episodio si è verificato nel settembre del 2018, ma da allora Canal+ ha continuato a ospitare Éric Zemmour. Da qui, dunque, la decisione di Hapsatou Sy di abbandonare l’emittente che, da qualche tempo, sta cercando di intercettare un pubblico più spostato su posizioni ideologiche di destra.

L’uscita pubblica sui social network

«Un messaggio per informarvi che mi dimetto da qualsiasi funzione all’interno del gruppo Canal+ – ha scritto la giornalista su Instagram -. Sono entrata a far parte di C8 nel 2012 e di Canal + d’Afrique nel 2017, ho avuto i miei migliori anni televisivi lì. Ultimamente ho vissuto molte difficoltà in questo gruppo, che ho cercato di superare. Tuttavia, ormai da 2 anni, ho dovuto affrontare procedimenti legali contro Eric Zemmour, ampiamente sostenuto dal gruppo che mi aveva comunque assicurato il suo sostegno e il cui processo si svolgerà nel settembre 2022. Dopo quasi 10 anni di fedele servizio, ho quindi deciso di lasciare il gruppo al quale offrivo ascolti tra i migliori dell’intera programmazione, soprattutto nel continente africano con il mio programma Enquête d’Afrique».

Hapsatou Sy ha affermato che il canale sia diventato una cassa di risonanza per tesi estremiste, contrarie ai suoi valori. Inoltre, ha anche spiegato che ci sono delle ragioni ben precise per aver aspettato fino a oggi per prendere questa decisione (visto che i fatti contestati si sono verificati nel 2018). Questo in risposta a chi ha definito “tardiva” la sua scelta di dimettersi.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Hapsatou SY (@hapsatousy)

(FOTO di Hapsatou Sy – dal suo profilo Instagram)

Share this article