In Israele il rabbino dice che il coronavirus è una punizione per i gay, ma è il ministro conservatore a essere positivo

Quando si dice l’ironia della sorte. Sono in molti, nel mondo, gli esponenti delle varie religioni che attribuiscono l’attuale pandemia all’ira di Dio e al castigo per le colpe degli esseri umani. Non è una novità che in tempi di guerre, carestie, catastrofi naturali e pandemie le religioni – soprattutto le tre principali monoteiste – cerchino gruppi umani a cui dare la colpa per lo sfogo della collera di Dio sulla terra. La comunità LGBTQI è da sempre tra le prime a venire accusata di essere causa, per condotta e stile di vita, del male nel mondo. A Meir Mazuz, rabbino sefardita israeliano, non è andata tanto bene in questo senso.

LEGGI ANCHE >>> Giornalista chiede a Bolsonaro delle indagini su suo figlio, lui replica: «Lei ha la faccia da gay»

Le dichiarazioni del rabbino ebreo ortodosso israeliano

Il rabbino ultraradicale israeliano Meir Mazuz ha scelto di prendersela con i Pride, che sono secondo lui la ragione per cui il contagio da coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo. La punizione divina, come ha dichiarato all’inizio di marzo al quotidiano Israel Hayom l’ex leader spirituale del partito ultra nazionalista e omofobico Yachad, sarebbe da attribuirsi alla «parata contro la natura» poiché «quando qualcuno va contro la natura, colui che ha creato la natura si vendica di lui». Il religioso ha anche aggiunto – sostenendo un fatto non reale – che gli unici paesi in cui il virus non si sta diffondendo sarebbero quelli di cultura araba, in cui vige il divieto per manifestazioni come i Gay pride. Le sue dichiarazioni, che classificano il coronavirus come punizione per i gay, assumono una luce tutta nuova dopo l’annuncio che anche Ya’akov Litzman, ministro ultraortodosso della salute israeliano, ha il coronavirus.

Il ministro della salute israeliano ha il coronavirus

Pochi giorni fa è stato comunicato che il ministro della salute ultra ortodosso di Israele Ya’akov Litzman è positivo al coronavirus. L’uomo continua a lavorare da casa, dove si trova in quarantena con sua moglie, anche lei risultata positiva al covid-19. In seguito all’annuncio del contagio di Litzman hanno iniziato l’isolamento anche diversi altri membri del parlamento, compreso il primo ministro Netanyahu. Chissà cosa penserà il rabbino Meir Mazuz della situazione del primo ministro ultraradicale tanto quanto lui.

(Immagine copertina: collage di foto da Pixabay)

 

Share this article