Hacker di Killnet intervistato da Russia Today: «Siamo semplici cittadini russi che difendono il loro paese»

Russia Today ha ottenuto in intervista a Killnet con un membro del gruppo che ha chiarito chi sono e che cosa vogliono attualmente

23/05/2022 di Ilaria Roncone

Killnet ha rilasciato un’intervista alla versione inglese di Russia Today dicendo che il loro lavoro va ben oltre al di là degli attacco DDoS, che sono in minoranza ma che stanno tenendo duro. Chi sono quelli di Killnet e cosa stanno facendo? L’intervista sta iniziando ora a fare il giro del mondo tramite social network a partire da Twitter ed è stata condivisa anche nel gruppo Telegram di Killnet dopo essere stata lanciata da un’agenzia russa. Ricapitoliamo, quindi, cosa è stato detto nell’intervista a Killnet di Russia Today.


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L’intervista a Killnet di Russia Today: gli attacchi DDoS sono solo l’inizio

All’inizio del servizio il giornalista spiega che sono riusciti a parlare con un hacker parte di Killnet. Per prima cosa sono stati negati legami sia con il governo russo che con quello americano: «Siamo dei semplici cittadini russi che si sono mobilitati per difendere il loro paese – afferma innanzitutto il membro di Killnet che prende parola con il volto coperto da una maschera per nascondere la sua identità – Non siamo agenti dei servizi segreti russi né di quelli americani».

«Siamo persone – continua a spiegare l’affiliato di Killnet nell’intervista rilasciata a Russia Today – che non amano quello che viene detto della Russia. La questione è: la Russia è sempre stata odiata». Ripercorrendo quello che la Russia è stata in breve, si giunge a ciò che è ora ovvero la «Russia cattiva» che ostacola l’occidente. Sugli attacchi DDoS che hanno condotto la posizione è chiara: «Sono la facciata del nostro progetto, dietro di questi c’è un lavoro enorme» tra calcoli e acquisizione di informazioni utili e che riguarderebbero anche la posizione dell’esercito ucraino.

Il sunto dell’intervista a Killnet, quindi, è che si tratterebbe di un gruppo slegato da qualsiasi logica dei servizi segreti sia della Russia che degli Stati Uniti fatto di comuni cittadini il cui scopo è creare problemi a un mondo occidentale che della Russia dice cose non belle da sempre. Stando alle parole del membro del gruppo intervistati ci sarebbe parecchio oltre gli attacchi DDoS che sono stati sferrati fino ad ora.

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